XXIV.
motivi d' essersi la ſeconda volta tolti dalla ubbidien¬
za della Repubblica Fiorentina, adduconsi queste cate-
ne, che col tenersi cosi esposte, pareva, che fosse un
continuo deridersi, epburlarsi delle loro antiche disav-
venture; e la riſpoſta a tale lettera fu una minaccia de
Eiorentini a Piſa, che si guardaſse di non le raddoppia-
re col recedere dalla giusta dependenza. Allato alla me-
deſima nel muro vi sarebbe da notarsi un frammento di
marmo con parole gottiche, ma essendo l'iscrizione,
ſmezzata, non v' è chi l'abbia potuta interpetrare; ta-
le lapida antica ſtava ivi affissa prima che vi ſi collocaſſe
la Porta di bronzo; nella quale occasione ſe ne tagliarono
due terzi, rimasa scoperta quella porzione. Vedesi an-
cora nella Porta ſteſsa il ritratto di Lorenzo Ghiberti,
ed è quella Testa calva nel mezzo del fregio della Por-
ta, quando è chiusa,
RTICOL
III.
Ll' ingresso della Porta Meridionale presen-
taſi ſubito all' occhio il pavimento nobilis¬
simo, che fu rifatto nel 1200. di tasselli
di marmi bianchi, neri, e rossi, i quali
figurano dove Rabeschi, dove Onde, e do¬
ve Circoli di si vago, e lodato disegno, che l'Arte
della Seta ne cavò l'idea de i primi lavori a opera ne
suoi drappi, come scrive un Autore di antico Diario
presso il Signor Proposto Gori. Quivi però è pur os-
servabile un piccolo tondo di marmo, e dentrovi l’Ef¬
figie del Sole avente inciso intorno il seguente verso
retrogrado, che leggesi pure nella Torre di Modona
dalla parte di mezzodi, come notò ne' suoi manoscrit-
ti Gregorio Redi.
Eu giro torte Sol Ciclos, & rotor igne.
e nel centro del Sole avvi un punto mattematico
che denota il solſtizio estivo, ma perchè dove sta di
preſente, non e poſſibile, che vi batta in tal giorno il
Sole,