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Eratres S. Galli. Ego Raphael Miniati Matthiae de Bal-
desis Civis Not. Flor.
IV. E dopo un Contratto cosi solenne, io sperava,
che non potessero più nascere altre difficultà, e che
qui terminate fossero le moltiplici vicende di questo Sa¬
cro luogo, ma porti in pace il Leggitore, se mi occor-
re avvertire un impensato accidente, per il quale in-
trodotte in S. Clemente Monache di altro Istituto, im-
pedito fu alle Suore di S. Maria della Misericordia il
pacifico possedimento del nuovo loro Monastero. Non
erano passati che pochi mesi dal giorno dell' accennato
Istrumento, quando le Monache Francescane dette dell'
Arcangiolo Raffaello qui tornarono per ordine della
Repubblica Fiorentina, la quale credendo di essere pa-
drona del Monaſtero, stanti le ragioni de’ Tavolacci-
ni Servitori della Signoria di Firenze, a i quali già spet-
tava il Padronato di questo luogo, con reiterati precet-
ti proibirono alle dette Monache di S. Maria della
Misericordia di tornare in S. Clemente, come si disse
da noi al Tomo I. Lezione XII. pag. 164.
V. Le Monache adunque dell' Arcangelo Raffaello
vennero nello stesso anno in San Clemente per modo
di provvisione, e la loro dimora, per vero dire, fu
breve: avvegnachè nel 1538. il Duca Cosimo Primo
diede loro il vacante Convento di S. Lucia nel Popolo
di S. Fridiano, luogo, che prima era stato Spedale del
Bigallo; e poscia Monastero delle Monache di S. An-
na, le quali ne i 25. di Marzo del 1533. ne uscirono
per andare a S. Eusebio alla Porta al Prato, e con
tale occasione le Monache di S. Maria della Misericor-
dia ricuperarono il Monastero di San Clemente, dove
in altra Lezione le ravviseremo contentissime di questo
soggiorno in due secoli non mai interrotto, passate pe¬
1ò essendo sotto l’ubbidienza dell' Ordinario nel 1579
per bolla di Gregorio XIII.
VI. Reſtaci però a dire alcuna coſa del Monaste-
ro vecchio, ed abbandonato dalle medesime Monache
della Misericordia, del qual Convento sommariamente
no¬