V.
O
L
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E
DEL CROCIFISSO DEL MONASTERO
DI CHIARITO.
delle facre Immagini di Cristo Cro-
cifisso operatrici di miracolosi avveni¬
menti, le Provincie tutte Cristiane ne
sono arricchite, l'Italia noſtra però ne
abbonda quanto altra mai, e più che
più nelle sue Città aumentossi si be-
nefico tesoro, quando apparite le
Compagnie de' Bianchi, seco portando nelle Processioni
inalberati divoti Crocifissi, si vedea in ciascuna di que-
ſte Immagini aperta una fonte di moltiplici grazie; e
benchè la semplicità della Plebe se le figurasse tutti
miracoli, trovati poscia insussistenti; di molti però la
verità fu riconosciuta, e confessata eziandio dai più
sacri Storiografi di quei tempi, in iscrivendo, che al¬
cuni di tali Simolacri aprissero gli occhi, altri par-
lassero, ed alquanti sudassero sangue; ed avvegnadio-
chè per varj accidenti cessasse la scorreria de' Bianchi,
i miracolosi Crocifissi rimasero quai celesti. Depositi
nelle nostre Città, e Firenze ne conserva alquanti
trai quali annoverasi il tanto miracoloso Crocifisso di
Chiarito, che sarà l’ argomento della presente Lezione,
principiandola dal riferire le più esatte notizie, che ho
potuto assembrare, o si voglia dell' istituto dei Bianchi,
o della venuta di costoro in Italia, o della lor fine:
lo che possiamo in primo luogo riscontrare nella Cro¬
nica scritta a penna dal Minerbetti all' anno 1399. do-
ve favella de’Bianchi, come appresso ,, In questo anno
„ in molte luogora si cominciò una divozione di mol-
te genti: E chi dicea, che quella cominciò in Ispa¬
gna, e chi in Iscozia, e chi in Inghilterra, e chi
„in
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