121
„uno dei primi soggetti, e quelli che, essendo inter-
„venuto nel Concilio di Trento, n’ aveva riportato
„parimente nome d' un gran letterato; A costui a-
„dunque per far maggiormente risplendere la qualità
„del suo talento, toccogli in sorte il venire a Firen-
„ ze a dar principio al Collegio, e si dette questa buo-
„na congiuntura. Regnava Cosimo I. in Toscana
con Leonora sua Consorte, nata di Don Pietro
Toledo Marchese di Villafranca; e Vicerè di Napo-
„li: a questa essendole a cuore la pietà, e le cose
„appartenenti all' aumento della Religione, eccitata
„dal sentirsi celebrar fuor di modo quel nascente
„Istituto della Compagnia, e come il prestargli favo-
„re, era un assicurare il Popol di Firenze, viepiù
„intorno all' importante delle anime, e in un otti-
„mo ammaestramento nelle scienze, che sempre vi si
„ſarebbe mantenuta gratiſsima memoria della pietà
„Spagnuola, mentre ella, ch’ era di quella Nazione,
„e Patria, avesse portato favore a quel Religioso
„che parimente era di que' medesimi Regni; Supite
„le difficoltà, solite fare specie nei Principi, nell
„introdursi negli Stati loro nuove Religioni, stante
„ il non derogare a quel, che porta avanti la politi-
„ca per uno dei primi precetti. Prestato adunque ch
„ ebbe il Granduca a sua istanza consenso al Padre
„Lainez, che con autorità Apostolica, e con una i-
" ſtruzione particolare di S. Ignazio paſsato ſe n’era
„dal Roma a Firenze per trattar seco un si importan-
„te negozio, ne riportò finalmente, che inviati da
„Sant' Ignazio dodici Padri ricevessero in Firenze per
„principio, e fondo della Compagnia, per allora luo-
go privato nelle Case antiche de' Manetti nel fon-
"daccio di S. Spirito, fin tanto si pensasse a dar sesto
„ e meglio stabilir le cose sue (lascia di rammentare
Messer Antonio Rosi Tedesco, e Medico in Firenze
il quale per esser amico di S. Ignazio, per alcuni
meſi alloggiò in Caſa propria i primi Padri) e que¬
"sto segui nel 1551. correndo l'anno x1. della fonda-
Tom. V.
„ zio-