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avvi dalla Cappella de' Ciai sino a tutta la Cappella
de' Corsi, che serve per altro spogliatoio, e per una
ſtanza destinata alle Congregazioni segrete di spirito
essendovi una tradizione antica, che ivi stesse il Cor-
po di S. Zanobi. E venendo alle pitture, ed altre
sacre cose, che rendono questo luogo pregevole quan-
to altro mai, notar si vuole, che in Compagnia so-
novi due Altari: la tavola del primo è di Mario Ba-
lassi, che vi effigiò San Francesco in atto dil ricevere
le Stimate, al secondo Altare sonovi San Pietro d’
Alcantara, e S. Chiara di mano d’ Alessandro Moria-
ni, ed in mezzo alla Tavola uno sfondo coll' Imma-
gine di Maria, e del Bambino Gesù, di maniera an-
tica, ma divotissima, e sopra il gradino posa un qua-
dro di S. Giuseppe Protettore della Compagnia. Tut-
ta la Volta fu dipinta a fresco da Ranieri del Pace
coll' architettura di Giuseppe Tonelli, e le quattro
lunette con Medaglioni sono di Niccolò Nannetti.
Nel primo ricetto viene un Altare avente una tavola
di lacopo da Empoli rappresentante la Madonna, che
tiene in collo il Bambino Gesù, ed ha a' fianchi San
Giovan Batiſta, e quivi pure è tutta dipinta a fresco
la Volta, con uno sfondo grazioso colorito dal sud-
detto Nannetti, e l’architettura è pensiero di Piero
Anderlini, le quali pitture si scopersero adi 17. di
Settembre festa delle Stimate nel 1718. essendo Guar-
diano Cammillo Orsini. Nel secondo spogliatoio, dove
ogni anno con solennità si fa il Presepe, si conserva
una Pietà di Matteo Roſſelli. Ha la Compagnia uno
Stendardo grande , che usa nelle processioni, dipinto
da Antonio Ugolino da Parma detto il Parmigiano,
fatto fare in Roma per, l'anno santo del 1700. dal
Cardinale Francesco Maria de' Medici Protettore della
Compagnia, cui lo donò nel 1703. ed è il più bello
stendardo, che si vegga in Firenze.
VIII. Nella Sagrestia conservansi molte Reliquie, e
le principali sono, la Reliquia detta della Santa Fa-
miglia, che già era del Re Ruberto di Napoli, la
San¬