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cuni Scrittori, notar qui debbo, che Ferdinando
per vero dire, non fu il primo a concepire il pen-
siero di si nobile Cappella, avvegnachè Cosimo I. sot-
to il nome di terza Sagreſtia, già ne avesse ordinato
a Giorgio Vasari il modello, come dagli scritti del
Vaſari riferiti dal Baldinucci nella Vita di Gostantino
de' Servi, chiara appare la notizia del concetto di
Cosimo I. principiato ad eseguirsi nel 1568. con
un apparato di preziosissime pietre dure di commesso
magiſtero per la nuova Cappella, o Sagreſtia, dove pen-
sava racchiudere in Sepolcri degni di ogni grandezza
i Corpi de i suoi morti Figli, della Madre, del suo
proprio, e di tutti i suoi Successori. Che poi Ferdi-
nando I. riducesse la medesima Cappella a maggiore
ampiezza, e ricchezza, anche ciò è verissimo, siccome
degli altri poſteriori Granduchi fu ſempremai la più
sollecita cura, che si proseguisse cosi maraviglioso Edi-
fizio, scrivendo il soprallodato Autore della Vita de
Marchese Riccardi alla pag. 214. Hanc aedem plane ad-
mirabilem, cui perficiendae Principes Medicei Ferdinan-
di I. successores animum perpetuo adplicuerunt, nec um-
quam absolverunt. Ferdinando adunque inerendo al
primo pensieto di Cosimo, venne alla funzione di get-
tarne la prima pietra, lo che segui adi 10. di
Gennaio del 1604. con quella solennità di richiedervi
preſenti i Principi tutti della Serenissima Casa, e i
Grandi della Corte. A Matteo Nigetti fu dato il ca-
rico di eseguire il disegno, con ordinarsi a lui, che
faceſſe non pure i modelli delle muraglie, ma ezian-
dio degli ornamenti, e d'altro; e giusta i ricordi tro-
vati presso gli eredi di detto Nigetti, leggesi, che sino
dall' anno 1587. avea egli avuto tale incarico, forse
dal Granduca Francesco I. antecessore di Ferdinando
e che nel 1600. si desse principio a i fondamenti; ma
perchè lo ſteſso Matteo in altro ricordo suo parla del-
la funzione della prima pietra gettata nel 1604. fa
d’ uopo dire, che il principio dato a’ fondamenti nel
1600. seguisse per allora senza la pubblica solennità
ce¬