ONE
IV.
E.
DELLA CHIESA DI SAN LORENZO.
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Engono le due Sagrestie Vecchia,
Nuova, quella fu edificata prima del¬
la presente Chiesa, in occasione d'es-
ser rimasa guasta da un incendio la
Sagreſtia della Chiesa antica; ed è
fatta sul modello dello stesso Brunel-
lesco, a guisa d’un Tempio con Cu-
pola, alla quale ne’ peducci, e nelle mensole che la reg-
gono, sono certi tondi con istoriette di basso rilievo, e i
quattro Evangelisti lavorati di stucco dal famoso Do¬
natello, di cui sono ancora due bellissime porte pic-
cole di bronzo ripiene di figurine di Santi. Nel
mezzo del pavimento ſotto una gran tavola di marmo
bianco, e di porfido, alla quale si parano i Preti, po-
ſa una Caſsa di marmo bianco arricchita di festoni, e
di figure di rilievo dal Donatello, ed in essa giace Gio:
d'Averardo de' Medici con Piccarda di Aduardo de
Bueri sua moglie ; e detto Giovanni egli è quello, che
dicemmo di sopra, efsere ſtato il primo, che cooperaſſe
alla edificazione della presente Chiesa, e leggonsi nel
dinanzi della Cassa i seguenti versi:
SI MERITA IN PATRIAM, SI GLORIA , SANGVIS, ET OMNI
LARGA MANVS, NIGRA LIBERA MORTE FORENT.
VIVERET HEV PATRIA CASTA CVM CONIVGE FOELIX
AVXILIVM MISERIS, PORTVS ET AVRA SVIS.
OMNIA SED QVANDO SVPERANTVR MORTE, IOHANNES
HOC MAVSOLEO, TVQVE PICARDA IACES.
ERGO SENEX MOERET, IVVENIS, PVER, OMNIS ET AETAS.
ORBA PARENTE SVO PATRIA MOESTA GEMIT.
e dall'