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cuore di Arrigo, facilmente mutabile per età e per
ingegno, gli antichi odii di famiglia e di parte
quando questo fu pure in fine a che nella elezione
di Federico i principi dello imperio mirarono ? E
se quegli odii per verità non furono spenti, ma co¬
varono Inngamente per divampare un giorno con più
ruina, non bastava forse a sopirli in quel fatto pe¬
ricoloso la incalzante necessità della comune difesa?
Dir poi che Arrigo anzi che il primo, sembri il
secondo personaggio del quadro , sarebbe lo stesso
che misurare lo interesse drammatico degli attori non
già dalla parte che assumono nell’azione, ma dalla
altezza del grado in che si figurano collocati. Il che
se pur fosse , perchè non conchiuderne che protagoni¬
sta dell’azione sembri il pontefice ?
Quanto al pontefice e ai cardinali, io ho udito al¬
cuni meravigliarsi di vederli ritratti poco lontani da
una feroce moltitudine che nello avvicendarsi della
battaglia potea forse non frenare la santià dell’ apo¬
stolico ministerio . Il giornalista di Stuggarda avreb-
be per lo contrario desiderato che eglino apparisse¬
ro accompagnati da corteggio più numeroso, e da ap¬
parato più magnifico. Ma intendimento che i dipin¬
tori hanno ingegnosamente recato ad effetto, era che
l’azione per ogni guisa cui l’istoria non gridasse con¬
tro, si mostrasse disposta, e quasi preparata per una
facile vittoria ai tedeschi. Nè poco a questo contri¬
buisce quel trovarsi del papa e dei cardinali sicuri
e disarmati frammezzo alle armi . Del che so che
molti hanno ripreso gli artefici, tacciandoli di