Full text: Volume (3)

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Oitone di Wittelsbach, il quale stretto sull' arcione, 
con gli occhi vivi e lampeggianti, col gesto anima¬ 
tissimo, sembra che intenda a raccoglière da varie 
parti i guerrieri per cingere di una eletta di prodi lo 
imperadore. Dinanzi al cavallo di Ottone è un grup¬ 
po di un cavaliere moribondo che da un lato si ap¬ 
poggia in terra , dall’ altro è sostenuto da un servo 
curvato su di lui per soccorrerlo . A sinistra di chi 
guarda tengono l’estremità del dipinto quattro sigure. 
E sul dinanzi un guerriero vestito tutto di ferro, con 
la corazza distinta da un drago, con la spada snuda¬ 
ta in atto di muoversi contro Federico. I lineamenti 
del volto, li quali fanno manifesta non meno la no- 
biltà del lignaggio che quella fortezza di animo che 
l'età e la fortuna non valsero a indebolire; sono in 
lui profondamente scolpiti di un sentimento parte di 
dispetto al mirare il duca che cuoprendo di sua per¬ 
sona quella di Cesare toglie al canuto romano lo es¬ 
perimento di quell’ardire ch’ei stima degno di ricor¬ 
danza immortale , e parte di vendetta pei gemiti che 
lo affliggono di un congiunto di amicizia o di sangue, 
il quale caduto in terra, e tenendosi pur sulla destra 
e riparandosi con lo scudo , sgorga sangue da più fe¬ 
rite, e nel pallore del volto, e nella languidezza degli 
occhi mostra ch’ è già vicino agli ultimi termini della 
vita. Le altre due figure sono romani dell’ ultima 
plebe . L’ uno di età maturo, bruno di carnagione, 
fiero e risoluto di aspetto, si copre di una giubba 
rossa la spalla, mentre stringendo nella destra un 
gran sasso , si piega alquanto della persona per isca¬
	        
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