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del mondo, ne dimostra, che gli esfetti morali,
iggiustano agli effetti fisici.
Del paragonare le proprie opere
con quelle de' Classici.
18. Non voglio nonostante, che il Giovine eman¬
cipatosi dalla instituzione , non abbia ancora una
qualche guida, che ne lo freni. S’ Egli sarà spoglio
d’amor proprio , ed abbia retto giudizio : se amerà
conoscere il vero suo merito, di tratto in tratto ch'
egli opererà , recherassi per se stesso a confrontare
il suo lavoro colle opere de’ classici, per vederne la
differenza. Dall’ amor proprio dice il Vasari, usci
quel diluvio fatale di delirj, e di stravaganze, che
deturparono l’arte.
Egli paragonerà i componimenti suoi con quelli di
Raffaello, del Domenichino, del Pussino : e l’effetto
del suo colore con Tiziano : e l’espressione del suo
quadro cogli antichi Maestri : e avvedendosi allora si
come ei rimane lontano da quelli prenderà degli sti¬
moli di gloria ad emularli.
Indicazione di tutte le çose,
che debbe saper ritrarre il Pittore.
E perchè il giovine dipintore storico veggia insieme
quante cose ei dee sapere ritrarre ; sarà bene , che
d’ora in ora si specchi in quelle parole , che lo sto¬
rico del divino Raffaello registrò : dice Esso : il San¬