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in Italia e visto preponderare Ottaviano , si accostò ad An¬
tonio suo antico commilitone ed amico (1); e quando la Re¬
publica fu oppressa dai Triumviri, se egli non fu invol¬
to nella comune disgrazia, neppure potè salvare il suo¬
cero dalla proscrizione (2). Inviato di nuovo in Ispagna
come successore a Carinate, avendo valorosamente combat¬
tuto contro Sesto Pompeo (3), tornò in Italia ad assume-
re i fasci consolari nel 714: si mostrò partitante di Lu¬
cio Antonio (4) ; fù uno de’ principali autori della pace
di Brindisi : e ritenuta come Proconsole la Dalmazia, ne
ottenne il trionfo nel 715 (5) . Dopo quella pace di Brin¬
disi fermossi Asinio in Italia, e tutto si dedicò a suoi
studj prediletti . Ricordevole però sempre de’ benefizj rice-
cevuti da Antonio, benchè da lungo tempo egli più non
difendere la propria condotta dopo la morte di Cesare : ed jo poca fede
presto a Seneca , il quale lasciò scritto, Asinio essere stato infestissimus
famae Ciceronis (Suas. VI. III
(1) App. de B. Civil. lib. III
(2) App. de B. Civ. IV. A quest’ epoca credesi appartenga quella ri¬
sposta d’Asinio, istigato dagli amici a rispondere ad alcuni fescennini che
Ottaviano avea scritti contro di lui : at ego taceo : non est enim facile in
eum scribere, qui potest proscribere (Macrob. fat. lib. 11.4)
(3) App. de B. Civ. lib. Vt Paterc. lib. 11. c. 73
(4) App. de B. Civ. lib. V.
(5) Nè fasti capitolini si legge C. ASINIVS. CN. F. POLLIQ. PRO.
COS. EX. PARTHINEIS. VIII. K. NOVEM; e cosi nella terza riga del
marmo riportato al §. IX; ed Orazio scrivendo ad Asinio stesso (Carm.
lib. 11. ad. 1)
Cui laurus aeternos honores
Dalmatico peperit triumpho
E' chiaro l’errore di Servio (In Virg. Eccl. IV. in princ.) che del nostro
Asinio scrisse, come primo maeruisset lauream, post etiam consulatum ade¬
ptum fuisset.