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cerne (1), ne' piombi, e nelle gemme ; niuno potrà rimpro¬
verarmi, se vorrò derivarne la causa, dalla costumanza che
nelle strene s'aveva, d'inviare l'imagine di quel nume a ca¬
gione d’auspizio fausto, e felice. Almeno avrassi cosi alcuna
esposizione di monumenti che, o non ebbero in sino al di
d’oggi interpretazione veruna, o non ne contano alcuna plau¬
sibile.
E già passando al secondo monumento nell' annessa in-
cisione prodotto, è questo un’ antica lucerna, che tutti mo¬
stra riuniti i donativi delle strene. Gio. Pietro Bellori (2),
e Gio. Battista Passeri (3), ne publicarono delle somiglianti.
E dopo di loro una ne produssero gli Accademici Ercola¬
nesi (4) fra quelle molte, che han riveduto le aure del giorno
insieme con le città di Stabia, d'Ercolano, e di Pompei. Ed
è da quella per questi ultimi publicata, che ho fatto ritrarre
questa che si produce. Un'altra di tali lucerne sappiamo
aver esistito in questa Roma presso Monsignore Bianchini,
pel citarla che fa Paolo Alessandro Masfei (5).
A me è stata ragione per divulgare nuovamente cosi
fatta lucerna, non solo la rarità, o il pregio delle opere
sopr'allegate nelle quali si trova, e il mostrare che fa i doni
tutti delle kalende di Gennaro ; ma si ancora la speranza in
eni sono di farvi intorno alcune considerazioni, sfuggite per
avventura, a tanti, e cosi valorosi espositori delle antichita.
Lasciando dunque per poco da parte il ragionare della
formola di prospero augurio espressa nel clipeo sostenuto
dalla vittoria alata, che tiene il mezzo; dirò alcuna cosa dei
varii doni con li quali le strene vi sono simboleggiate, ar¬
restandomi più lungamente, ove il richiegga l'esposizione
d’alcunarmia nuova avvertenza.
Ricordai già di sopra come s'inviassero nelle strene
delle cose di dolce sapore, ed aggiunsi l'ingegnosa ragione
onde facevano parte degli auspizu di questa circostanza. Ora
questi dolci riconosciamo nella lucerna, in quell'ammasso di
(1) Passeri Luc. fict. tab. IV. I piombi e le gemme cosi figu¬
rate , occorrono frequenti ai raccoglitori d’antiche cose; ciò che
posso affermare per mia propria esperienza, e di altri miei amici
che di si fatte cose prendono diletto.
(2) Luc. ant. sep. fig. P. 111. tav. V.
(3) Luc. fict. tab. VI.
(4) Luc. tao. VI.
(5) Gemme ant. fig. tom. I. p. 129.