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Cosimo 1, di lei consorte , vi trasferl la sovrana sus
residenza. Vi si posero in uso gran quantità di marmi
e specialmente il mischio, e lo statuario di Seravezza.
Cosimo II ne incominciò il proseguimento nel 1620,
sotto la direzione di Giulio Parigi, nell'ala destra
« levante , mentre l’ala opposta ebbe principio
per Ferdinando Il di lui figlio nel 1031, sotto la dire¬
zione dello stesso Parigi ”. In tal guisa si compose
l'attuale facciata, che ha di lunghezza braccia 250, e 60
di altezza '. Quivi il gran loggiato, che fa aquadra
col Palazzo a sinistra, e che rondò vecchio si ap¬
1 Lensero Marni, Memorie di Fir. MS. selle Bibliot. Magliab.
CL.XXV, Cod. 88, p. 68.
2 Beldinucei, Notiais dei profemori' del diuegno, Tom. XII, p. 3t.
3 Fontani, Viaggie pittorice della Toscans. Tom. I, pag. 17. Ac¬
cadde nel 1640, che la facciata pià antice del Palano, dal princi¬
pie del secondo piano in sù incomineiavs a pendere verso la pias¬
za, uscita già dal suo piombo un terto di braccio, quando Alfonso
Parigi architetto figlio di Gialio, insieme con Pietro Zabagli, ausun¬
se la difficile « maravigliosa impres di ritirare indietro, e rimet-
tere in piombo quella smisarats muraglis, e vi riuaci col seguente
metode : forò il mare per adattarvi gromimime catene di ferro, che
intest dalla parte della facciata con forti paleuti, e fatte passar
catene sotto i pavimenti, vi adattò dall' opposta estremità certi par¬
sicolari strumenti a vite da lui composti : (Vedesi di eusi un
cenno di descrixione e disegno in un Code MS. dello stesso Alfon¬
rigi che fu del Cav. Ross), e con cui, e con leve, e con argoni
operd in modo che ottenne l'intento. (V. Bahlinucci l. cit. Tom.
VI, p. 185). A torto il Tiraboschi pone in debbio un simil satto,
rome incredibile, accadute in Roms a tempe di Tiberie, come p
piamo da Dion Camio (Historia Rom. lib. 57, p. 869.), per le det
te ricerche del Chieris. Sig Dott. Anguilleni (Notisie storiabe des
Redi Palauxi di Toucana. p. 22.)