Full text: Inghirami, Francesco: L'Imp. e Reale Palazzo Pitti

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semplice e non vasta molto, pure vanta d'esser indi¬ 
cata nel rango delle più belle e ragionate architettu¬ 
re che siano sorte in Italia dopo lo squisito gusto 
del secolo di Leone. L'architetto e inventore ne su 
Gaspero Paoletti, che nel 1776 le dette principio per 
ordine del G. Duca Pietro Leopoldo *, ed avendone 
avuto di tempo in tempo il proseguimento, ora gli 
vien dato il suo compimento per ordine di S. A. R. 
il G. Duca Leopoldo II *. 
Al di sopra delle finestre furon lasciati degli spa¬ 
zi vuoti ad oggetto di porvi dei bassirilievi di tartaro, 
ch' è un genere di plastica nuovamente iaventato dal 
Prof. Leonardo de' Vegni , i cui modelli eseguiti da 
Leonardo Frati per commissione del G. Duca Pietro 
Leopoldo ’, furono mandati ai Bagni di S. Filippo, 
dove son la acque che depositano questi tartari, ma 
reputati poco felici per l' invenzione delle figure 
ne fa sospusa l'apposizione al posto destinsto, fin¬ 
tantoché venuto il G. Duca Ferdinando III in pos 
sesso del soglio attese nel 1792 il progetto dell' Ar¬ 
Anguillesi, 1. cit, p. 86. 
2 Ved. p. 86. 
3 Aui dell' Acendemis delle ccieaus di Sieus deus de' Fiticerie¬ 
dici, Tom. 11, p. 170 , An. 1898. 
4 Fontani, Illustrasione del Visggio Pittorice delle Toucans exe- 
guito dal Terreni, Tom. u1, p. 28, dov' è riportata uns lettera di 
Leonardo Massimiliane de Vegni, la quale comincis cosl » Le plastics 
dei tartari, quell'arte da me inveatata, colla quale le acque tarta¬ 
rixsanti sono obbligate a deporre sopra cavi o siano forme, il tar¬ 
dn les enahgane oslerdes dure eune a ne guera
	        
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