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nalati da pareti artificiate di verzure. Quelli a man
destra conducono ad un vasto prato, detto l'uccella¬
re e i due della sinistra volgono alla fortezza di
Belvedere. I primi due che salendo s' incontrano, han
principio con due statue antiche: l' una a destra è to¬
gata fino alla testa, qual sacrificatore forse di Giove,
come indica l'aquila che gli sta ai piedi; l'altra a
sinistra parimente togata in diverso costume. Ser-
vono loro di basi due are sepolcrali antiche con i¬
scrizioni.
Saliti ad un aperto piano ch'è in poca distanza,
vi si trova una gran peschiera ricca di pesci, man¬
tenuta dalle acque vive che vi si gettano in abbon
danza. E contornata da una ringhiera di ferro in
forma centinata, e cosl ridotta non molti anni sono,
mentre nel 1757 fu descritta quadrata, e con para¬
petto di pietra . Vien detta la fontana di Nettuno,
perchè ha nel mezzo una eminenza di fabbrica fatta
a guisa di un carro trionfale composto di spugne e
di tartari, sollevato dalle acque da quattro Tritoni,
ed ornato di conchiglie e d'altri fregi di marmo, al¬
lusivi al trionfo di Nettuno, deità che jo bronzo ve¬
desi accomodata su questa mole in atto di vibrace
il tridente, dal quale, come da molti altri punti della
macchina, scaturiscono fonti d'acqua. Il G. Duca Co¬
simo I che ve la fece porre, volle imitato il carro
La dette epoce rialts dalla noris che ne fanno i citati Cm-
Soldini ai loro respeutivi articoli.