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vicina al Palazzo, e quivi da larga via di passaggio
è separato il recinto del teatro dalle ali del cortile.
Queste due ali del Palazzo corrispondenti all'estremità
del teatro par che non siano terminate, e sembra che
l'intenzione dell'architetto fosse di farvi due logge
decorate di colonne d'ordin corinto, mentre si vede
che sono state dipoi chiuse con una parete. Nel mezzo
dell' area del teatro che ora è tenuta a prato artifi¬
ciale, con vari spartimenti di viali, sorge un obelisco
egiziano di granito rosso orientale ben conservato,
intagliate con geroglifici della lingua sacra egiziana.
Si trae da memorie antorevoli che questo possa
essere quell'obelisco descritto da M. Fabio Calvo,
nella sua Roma antica, e che accenna ai suoi tempi
giacente nel circo di Flora, tra l Viminale e gli orti
di Sallustio, e di la traslatato nella Villa Medici,
ed ivi a decorazione del giardino eretto dal Cardi¬
nale Ferdinando poi Gran Duca di Toscana *. Dalla
predetta villa Pinciana venne trasportato in Firenze
per disposizione del Gran Duca Pietro Leopoldo, e
finalmente nel 1790 l'ingegnere Gaspero Paoletti lo
situò per ordine sovrano dove ora si trova ?. L'al¬
tezza di esso è di 22 palmi romani, e nella base à 3
palmi, ed un quarto.
Mente nello Scrittoio delle R. Fabbriche, fla
Degli Obelischi di Roms, p. 246.
Obelnens Rangelinn, y