Full text: Inghirami, Francesco: L'Imp. e Reale Palazzo Pitti

munisce prudentemente per aver sicura vittoris, cosl 
Francesco I esaminava prudentemente ogni sua in¬ 
trapresa per esser certo di averne un vittorioso com¬ 
pimento. L'altea impresa di Francesco I era un al¬ 
bero con spine e soglie e col motto Laedentem laedo, 
indicando che il principe esercitava la severità del 
astigo solo contra coloro che l'avevano meritato. 
Ebbe Ferdinando I per impresa primieramente uno 
amed'api che si aggirano attorno al re loro, col 
motto Maiestate tantum, tolto da Plinio, il quale af¬ 
ferma  che il re delle api non ha pungiglione, op¬ 
pure non se ne serve, poichè si trova sempre circon¬ 
dato dallo sciame delle api, le quali per naturale 
istinto lo amano e lo difendono, cosi FerdinandoI 
trovasi circondato e difeso dai suoi Toscani. 
L'altra impresa di questo principe era un vascello 
in mare senza vele, col motto Proprio motu. Qui 
dunque fu considerato il vascello per la Toscana, e 
chi dovea guidarlo pel Gran Duca Ferdinando, che 
sostituiva alle vele la propria prudenza ed esperi- 
mentata politica. 
Una delle imprese di Cosimo Il fu quella che rap¬ 
presentava una trionfal corona di lauro, col motto Non 
juvat ex facili, mostrando con essa che quel Sovrano 
peusava non esser vera gloria quella che si va procac¬ 
ciando per mezzo d' onori nou meritati, ma piuttosto 
diventa biasimo. 
Pla. I. cit. Uib. u, cnp. aut.
	        
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