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DELLE STATUE.
dove nacque, detto Sansovino, Terra notissima nel-
la Toscana, per aver prodotto Giulio III. Sommo
Pontefice. Coſtui fra gli Toscani Scultori dopo Mi-
chel' Angiolo, a niuno fu secondo; e quand’ altro
il Dilettante non vedesse di suo, basta questa sta-
tua per giudicare di sua bravura.
SOLDATO, statua intera con barba piegata in at-
titudine, come se stender volesse l'asta contro il
nemico, la qual' asta non si vede, ne si discerne, che
mai vi sia stata. E' vestita col Sago, e colla Clami-
de, che attraverso al collo tiene, e poi si vede
raccolta sulla sinistra spalla, e avvolta al braccio
con qualche garbo; a piedi se le vedono le lega-
ture Subligamenta, come al Soldato ginocchione po-
co addietro da noi mentovato.
CINGHIALe, O dir vogliamo Porco salvatico,
della maggior grandezza, che produca natura, se
non pur anche più grande del vero : egli è cosi
eccellentemente lavorato che per giudicare di sua
bellezza convien vederlo: sta posato sul terreno col
fianco sinistro, e benchè l’atteggiamento, e l'idéa
sia tutta piacevole, non lascia di mostrare la fierez
za propria di sua natura, e le setole in ogni parte
del corpo sono perfettamente ritrovate, onde se
possibil fosse, direbbesi, che lo scultore antico l'a-
vosse dal naturale veduto. Se poi egli abbia avuta
intenzione di rappresentare il Cinghiale Celedonio,
o l’ Erimantéo, ovvero di sfogare un suo capric-
cio, questo lascerò giudicare a chi si prenderà il di-
letto di considerarlo; aggiungendo solamente, che i
nostri maggiori valutando molto la sua perfezione,
ne trassero una forma, e ve lo gettarono in bron-
zo, esponendolo nella Contrada la più frequen-
tata della Città, detta Merçato Nuovo, dove ser-
ve