L
EZIONE VII.
DELLA CHIESA DI SAN MINIATO
TRA LE TORRI.
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I.
Olte erano le Torri in Firenze edificate
da' Cittadini, o si voglia per magnifi¬
cenza, o per loro difesa, le quali eb¬
bero cosi gravi, e varie vicende, che
finalmente ne mancò l'uſanza. Poſcia¬
chè, giuſta il Villani, la Signoria or-
dinò, che fossero tutte decapitate, non
volendole alte ſe non 50. braccia ſenza più, quando pa-
recchi eccedevano in altezza le 120. braccia, e venuti
poi que' tempi funeſtissimi delle civilifazioni, furono
diroccate le Torri de' Guelfi da' Ghibellini, e rientrati
in Firenze vittoriosi i Guelfi, per vendetta atterra-
rono quelle de' Ghibellini. Il numero di esse, che qua-
si tutte erano nel primo cerchio della Citrà, contavasi
dal suddetto Villani ſino a 150. bellissima veduta facen¬
do anche da lungi all' occhio de' passeggieri. Le più fit-
te poſte erano intorno intorno alla Chiesa di S. Mi¬
niato, conciosiachè molte essendo le Chiese del primo
recinto, questa si trova addimandata Chiesa tra le Tor¬
ri, come apparisce dalle vetuste Scritture, nelle qua-
li trovasi sempre chiamata Ecclesia S. Miniatis in¬
ter turres. Quindi Stefano Rosselli nel suo Sepoltuario
porta opinione, che ella foſſe Chieſa antichissima, non
solamente perchè collocata tra ’l Mercato vecchio, e ’l
nuovo, e tra ’l Campidoglio, e le Terme, ma anco-
ra per i Palazzi delle più nobili famiglie alla Chieſa bel¬
la corona facienti: e notar mi piace, che i palazzi erano
per lo più le stesse torri, cosi leggendosi in molti strumenti
Palatium, sive Turrim, O Turrim, sivve Palatium: e le
famiglie padrone di somiglianti torri intorno a que¬
Tom. IV.
sta