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recognizione del padronato, come per Istrumento, che
rogò Ser Gherardo Gherardini Notaio Fiorentino a i
7. di Febbraio del 1587.
III. A chi poi sieno tenuti i Padri di S. Giovan¬
ni di Dio per la graziosa rinunzia del Bigallo, mi pia¬
ce d'accennarlo colle parole del Padre lacopo Resna-
ti Priore, ed insigne Benefattore del Convento, in una
memoria Istorica da lui principiata, e che per la sua
morte seguita nell' anno 1752. è rimasa imperfetta
leggendosi in essa cosi,, Ferdinando Primo di questo
„ nome, e Gran Duca III. di Toscana, per le cal-
„ de suppliche del Cardinale Alessandro de' Medici Ar-
„ civescovo di Firenze vigilantissimo, volle, che il Ma¬
„gistrato del Bigallo cedesse a noi questo Spedale,
„ avendovi ancora dimolto cooperato con le sue rac¬
„ comandazioni la piissima Principessa Maria de? Medici
„Nipote di Ferdinando, la quale poscia fu Regina di
„ Francia . „ E giacchè il soprallodato Priore ci ha¬
rammentato la pietà di Maria de' Medici, non disdice
qui una breve digressione col racconto di un segnala¬
tissimo benefizio, che detta Principessa già sposa del Re
Enrico fece a questi Religiosi. Imperciocchè in quelle
sue reali grandezze memore ella de'santi esempli di
carità da lei più fiate osservati in Firenze, e dati da
Padri di S. Giovanni di Dio, chiese due di questi Re¬
ligiosi al Gran Duca per la sua Città di Parigi, a i
quali, giunti che furono in quella Metropoli della Fran¬
cia, Maria fondò uno Spedale accanto al Reale Pa¬
lazzo, gettando ella stessa la prima Pietra benedetta,
dal Cardinal Bonsi Fiorentino, chiamandolo Spedale
della Regina, e volle eziandio, che in detto Spedale
fossero preferiti i Fiorentini, se in Parigi se ne tro¬
vassero infermi, e se per la necessità d'ampliare gli
edifizzi Regj, poscia fu d. uopo diroccarlo, da i Re
Francesi però un altro Spedale fu fatto fabbricare in
Parigi con gran magnificenza, ed a' medesimi Religiosi
datone il governo.
IV. E dopo si bella digressione in onore de' Fio¬
ren-