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venne al contratto della divisione delle Suore spartite
in due Monasterj da fabbricarsi in Città, e similmen¬
te alla separazione de' loro beni in due parti, lo che
dichiarasi nell' istrumento, che si fece per commissione
di Fra Stefano Bisanzone Maestro Generale dell' Ordine
de’ Predicatori, data per sua Lettera a i due Padri Fra
Giovanni Prior di Roma, e Fra Lotto da Sommaia
soggetto ragguardevole di Santa Maria Novella, espri-
mendosi eziandio il consenso del Vescovo di Firenze
Andrea de' Mozzi, che rogò Ser Andreas fil. Filippi de
Sapitis Not. Actum apud Monasterium S. lacobi de Ripulis
Flor. 1292. 6. Kal. Septembris, testibus D. Octavante
de Rigalettis, D. Adimari de Cavalcantibus, D. Ghe-
rardo de Vicedominis, D. Joanne de Macchiavvellis, D.
Fratre Ruggerio de Minerbettis, & Tinchio Ridolfi, pre-
sentibus D. Sorore lacoba de Adimaribus Abbatissa, &
Monialibus dicti Monasterii S. lacobi de Ripulis. Segui
poi la seconda solennità del passaggio delle Monache
accompagnate da’ loro parenti nobili con un gran con-
corso di popolo, e ricevute in Città furono tutte per
allora messe nelle case de' Cerchi alla Porta a San Pie-
ro, ove dimorarono, giusta il Padre Sandrini, da quat-
tro anni, dimora, che sembrami lunga anzi che no.
Nella divisione delle Monache, di 60. che erano 27. di
loro, come più affezionate a’ Padri Predicatori, vollero
andare in un luogo detto del Pantano in Via della Sca-
la per essere anche più vicine a Santa Maria Novella.
V. Ed entrate che furono in questo Convento, le
quali vollero che si chiamasse S. Iacopo di Ripoli, e volen¬
do proseguire, ed ampliare la fabbrica, comprarono ca¬
se, orti, e vigne contigue, ma da chi, e come, questo
appunto è il nodo, che conviene in grazia del vero
che noi ſviluppiamo. Il Padre Sandrini nelle sue Me-
morie riportando il Padre Fontana, dice come segue,,
„ Vicino al loro Monastero eravi un Convento di Frati
„dell' Ordine della Penitenza di Gesù Cristo, che si
„ chiamavano i Frati del Sacco, o Saccati, e professava-
„no la Regola di Sant' Agostino, quale Ordine fu di
Tom. IV.
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