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„uscirono d' Ognissanti, in Ognissanti vennero i Fra-
„ti di S. Francesco partendosi da S. Caterina, e in
„S. Caterina furono messi i Canonici Regolari detti
„ Scopetini, ma questo aggiustamento non andò mol¬
„ to tempo innanzi, e ognuno tornò alla sua stanza
„ di prima, gli Umiliati in Ognissanti, e i Francesca¬
„ni a S. Caterina, rimasero solo gli Scopetini senza
„avviamento, essendosi il lor Monastero a S. Pier Gat-
» tolino rovinato per le nuove fortificazioni fatte dal
„Granduca, onde se vollero stare nella Città, convenne
»loro comprare S. Lucia sul Prato, ma perchè i France-
» scani havevano posto affezione a Ognissanti, e conoscen¬
» do, che il luogo di S. Caterina era troppo fuori di ma-
„ no, cominciarono a negoziare con gl’Umiliati di
„fare un baratto, che finalmente si concluse l’anno
„1561. per la diligenza di un P. Bernardo Dragonci-
„ni allora Ministro del Convento, e Confessore del
„ Duca Cosimo I. e cosi gl' Umiliati presero San-
„ ta Caterina, e i Francescani entrarono in Ognissanti
„ed il primo Guardiano fu Fra Paolo Arrigucci, e
» ſe bene questo luogo costò loro caro, e pagarono la
» voglia, non ci missero niente, essendo stati aiutati
„ da loro amorevoli, e dal Duca in particolare
» ma perchè trovarono una Chiesa forse la più brut-
» ta di Firenze, la quale haveva il Coro nel mezzo
» non era ammattonata, il Convento lomigliava piut¬
„ tosto una stamberga, che abitazione di Religiosi, on-
» de si posero con ogni diligenza a rimodernare, e l’ una
» e l'altra. La prima coſa fu il cavarsi di casa due Com-
„pagnie dette del SS. Sagramento, e di San Giovan-
» ni decollato, una era ove fecero la Spezieria, l’al-
» tra ove era il Dormentorio de'Cherici, e le trasferi-
„ rono nel Cimiterio vecchio, ove di presente si tro¬
» vano allato alla Chiesa. Verso la Porta al Prato era
„una comoda casa di Secolari, questa comprarono
„ co' danari del Granduca, del terreno ne fecero l'
„entrata nel Convento, e sopra le stanze per il Mi-
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„ ni¬