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suo avolo Giorgio, il quale, giusta le memorie di Leo¬
poldo del Migliore, militando in Germania per segno del
suo valore dimostrato in parecchi assedi, e battaglie, da
Ferdinando I. Imperatore ne riportò il privilegio di esser
dichiarato Conte, e nobili i suoi discendenti, con un
diploma Imperiale dato in Anspurgh ai 15. di Febbraio
del 1558. anno del suo Regno 15. e dell'Imperio il
primo: Qual fosse poi il motivo della venuta del no¬
ſtro lacopo a Firenze, sin ora non mi è noto; il cer-
to ſi è, che ai Fiorentini essendo egli assai caro si re¬
ſe viepiu degno del loro amore, ed estimazione con
molte sue lodevoli opere; apri egli scuola in Firenze,
e buoni allievi vi fece, de' quali fa la vita il Baldinucci.
Il Granduca Ferdinando I. ottimo conoscitore de' Virtuosi
lo dichiarò suo Pittore, e gli diede la soprantendenza
della sua Galleria, e le nostre Chiese si pregiano di aver
tavole di lacopo sempremai lodatissime. In S. Croce
nella Cappella de' Duchi Salviati dipinse il Martirio di
San Lorenzo con attitudini esprimenti al vivo il di¬
sprezzo, che fa il Santo delle fiamme, ed un fanciullo,
che soffia nel fuoco, è assai bello. Alle Monache di Fu-
ligno fece l’adorazione de’ Magi, ai Gesuiti la Tavola
di San Michele, e quella di San Girolamo nella grot-
ta ſvenuto, e retto da un Angiolo. In Santa Maria No¬
vella, suo è il San Raimondo alla Cappella de’ Rica-
foli : ed ai Padri di San Marco fece un San Gia-
cinto sull'asse. Nella Chiesa de’Servi di Firenze fece la
Pietà, che vedesi alla Cappella di Giambologna in mez-
zo alle due statue fatte dal Francavilla, e molte altre
tavole dipinse in varie Chiese, e Palazzi; e fuori anco-
ra di Firenze. Come in Lucca all' Oratorio del Gesù la
tavola dell'Alrar maggiore, ed a Pisa alla Chiesa de' Ca-
valieri nella Soffitta meſsa a oro, tra le pitture del Cigoli,
e dell' Empoli mirabili sono due quadri del Ligozzi. Di¬
lettavaſi altresi di lavorare piccolissime miniature, tra le
quali avvi un Salvatore coronato di spine dipinto in
un Sudario, appiè del quale vedesi una Città, che sem-
bra Firenze, sopra cui vi è ſcritto il nome, e casato
dell'