Full text: Quartiere di S. M.a Novella (4)

II. 
LEZIONE 
DELLA CHIESA DI SANT' ANTONIO 
Essere stata ridotta da'Pontefici in Com- 
menda la Chiesa, e Monastero di Sant 
Antonio, si può chiamare vicenda leg 
gerissima in confronto delle funestissime 
disgrazie principiate nell' anno 1529. 
e terminate nel 1534. colla totale ro¬ 
vina di una fabbrica cosi magnifica, e 
grandiosa. Avvegnachè assediata essendo Firenze, e per 
difesa della Città avendo i Fiorentini spianato tra pa¬ 
recchi Monasterj quello ancora di San Giovanni Evan¬ 
gelista, convenne primieramente, che i Canonici Re- 
golari di Sant' Antonio cedessero il proprio Convento 
alle Monache di Sant’Umiltà, e che dopo quattr’ anni 
lo vedessero diroccato totalmente per occasione, che il 
Duca Alessandro de' Medici, comandò, che su quel 
terreno, che ivi avea disegnato, vi alzassero una Citta- 
della, dando con ciò a Firenze un lagrimevole spettaco¬ 
lo di mirare in pochi giorni buttate a terra con la 
Chieſa le antiche eccellenti Pitture, e tutti i vasti edifizi 
di Chiostri, di Dormentorj, di Officine, e di Convento. 
Quindi spogliati i poveri Religiosi di si nobile, e bel 
soggiorno, passarono ad abitare in S. Basilio, giusta le 
memorie de' Preti di questa Chiesa, donde dopo 15. an- 
ni al presente Monastero tornarono, avendo edificata 
una nuova Chieſa vicino alla Cittadella di là dalla Via 
verso il mezzodi, ove rimaso loro era un orto assai va¬ 
ſto, e per loro abitazione presero la contigua casa di Mon¬ 
signor Pier Francesco Ricci Canonico Fiorentino, e Pro¬ 
posto di Prato; la qual Casa benchè riordinata fosse da 
Padri in Convento, tuttavolta conserva anche inoggi sul¬ 
la 
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