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„renda Madre Suor Maria Gesualda del Nero Corale
„ e Cittadina Fiorentina di anni 45. in circa di sua età,
„ e 28. di sua Professione; solo anni 4. 0 5. ne go-
„ dè quivi di sua perfetta sanità, mentre caduta poi
„ questa in diverse, e gravi indisposizioni, oltre la per¬
„ dita della voce, per la quale si rendeva non solo
„difficile, ma pur anche alle volte impossibile ad in-
tendersi : mai più ebbe in avvenire un sol giorno di
„ quiete, quando poi il Signore per isperimentare mag¬
„ giormente la di lei pazienza, e sofferenza, augumen-
„ tando alla medesima ſempre più i dolori, et incomo¬
» di, sotto li 27. Gennaio prossimo scorso la volle con¬
„finare in un letto, di dove non mai si levò, che
„sostenuta da tre, o quattro Monache, quando gli ri-
„ facevano il letto, oppure quando in detto tempo si
„ portò ad aſcoltare la Santa Messa, il che segui so¬
„lo due volte, cioè nella passata solennità dell' Ascen-
„sione, e nella Domenica seguente delli 26. Maggio
» ma però con molto suo incomodo, e lamento, ben¬
» chè quivi in Coro comodamente sedesse
„ Quando poi ritrovandomi io Don Smeraldo Nenci
„ Abate Cisterciense in detto tempo per commissione
„di questo Illustrissimo, e Reverendissimo Monsignor
„Arcivescovo per Straordinario in detto Venerabil Mo¬
„ naſtero, udita una si penosa infermità dalla Madre
„Sagreſtana Suor Maria Deodata, sorella della preno-
„minata Suor Gesualda; ricordandomi io pure di a¬
„ vere appresso di me alcuni grani del grano miraco¬
„ losamente augumentato da San Luigi Gonzaga, e da
„ me ricevuto tempo fa da i Padri Gesuiti di Roma,
„ per li quali se ne vedono molti, e molti miracoli,
„ne dispensai alcuni alla sopraddetta Madre Sagresta¬
„ na, acciò se ne servisse per uso di sua Sorella, e
„ d'ogni altra Inferma, come già fece ; e perciò il di
„ 27. Maggio prossimo passato, avendone preso uno
„ detta Suor Gesualda a ore 17. dopo quasi un' ora,
„ ſtando come in riposo appoggiata al capezzale, ma
„ per anco non ricolcata nel letto; sentissi subito rin¬
„ vigo¬