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glio del 1712. con una gran porta, che corrisponde
sulla Piazza di San Ruffillo, con arme del Granduca
fatta di marmo per mano di Francesco Cerroti, con
quest' Iscrizione:
HAEBREIS A CHRISTIANORVM
VICTV ITERVM SEGREGANDIS
MAIORVM EXEMPLO
ADHIBENDVM DEDII
COSMV III.
MAGNVS DVX
ANNO M. D. CC. XII.
IV. Del reſto alla scarsezza del popolo, un vantag-
gioso supplemento sarà maisempre il nome di alcuni
Rettori di San Ruffillo, abbondevolmente provveduti
di rarissimi talenti, pe' quali si meritarono gloriosi e¬
logj, e sono Domenico Ghisi nobile Milanese, del qua¬
le il Cerracchini ne' Fasti Teologali parla cosi ,, Segre¬
„ tario dell’Arcivescovo Alessandro Marzimedici, il di
„13. di Gennaio del 1614. in S. Salvadore dopo rigo-
„ roso esame, dal suo Promotore Leonardo Coqueo
„Agostiniano fu laureato, e da’ Teologi incorporato
„ alla Università, di cui nel 1616. fu anche Decano,
„ e come tale difese Conclusioni Teologiche, alle qua-
„ li assistette l'Arcivescovo Marzimedici, e tutti i più
„ famosi letterati di Firenze. Fu egli Protonotario A
„ postolico , Pievano della Pieve di Brozzi, Consulto¬
„ re del Santo Ufizio, et Esaminatore Sinodale. Era
„ egli a tutti ben noto, non tanto per la bontà della
„ sua vita, che per la singolare sua erudizione unita
„ all’ intera pratica della Lingua Greca, e della Ebra-
„ ica ancora . Mori carico di meriti li 9. di Marzo del
„ 1641. in concerto di gran bontà, e fu l’ultimo di
„ questa nobile Famiglia, avendo lasciato per testimo¬
„ nianza della paterna sua amorevolezza verso de' po¬
poli alla sua cura commessi un perpetuo caritativo
„ legato, come apparisce da' ricordi della medesima
"Pieve. Di lui si hanno alle ſtampe alcune Orazioni,
„ dalle