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uſava la Santa nelle sue preci, e laſciata a' Tereſiani
di Firenze dalla Serenissima Gran Principessa Violante
di Baviera alla sua morte, e che l’Altezza sua otten¬
ne per mezzo del Re di Spagna Filippo V. suo nipo¬
te dalle Monache di Valenza, come costa dalle auten-
tiche Scritture presso de' medesimi Religiosi, i quali al
vago Reliquiario donato dalla Gran Principessa ric¬
co di pietre dure, e di bronzi dorati, vi fecero fare
un piedestallo corrispondente al disegno, e vi hanno
collocato un pezzetto di Osso della Santa lor Madre.
V. Per quello poi che risguarda le lapide Sepol¬
crali, notar io debbo dell' antiche non esservi rimasa
memoria, che di una sola, ma rinnovata, che dice co¬
me appresso:
VETVSTVM HOC MONVMENTVM
A IOHANNE CHRISTOFANO ET LVCA
DE BENEDICTIS COSMI FILIIS
SIBI POSTERISQVE SVIS
AN. DOM. MCCCXXII. POSITVM
A. DIONISIA BANDINELLI
Q. 10. BAPTISTAE DE BENEDICTIS VXORE
OCTAVII ET ALEXANDRI MATRE ET CVRATRICE
INSTAVRATVM EST
AN. SAL. REPAR. MDCLXXXXIII.
Dinanzi alla Cappella di S. Giovacchino è a man man-
ca lapida Sepolcrale della Famiglia de' Marchesi Nar-
vaez venuta di Spagna nella Persona di Don Giovanni
Conte, e Cavaliere Commendatore dell' Ordine di Santo
Stefano, e per le sue virtù carissimo a i Granduchi
Cosimo III. e Giovan Gastone I. siccome alla Corte,
e a tutta Firenze : La Iscrizione fatta incidere in det-
ta lapida da i Nobili suoi Figli dice, come segue:
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