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ta del Convento, che sarà sforzato a crederla tempio
antichissimo, ed insiememente a confessare a che ster¬
minio, e barbaro stato fosse in quei tempi ridotta la
Scultura
II. Che poi prima del 1250. fosse Collegiata, lo
affermano tutti gli Scrittori delle Cose Fiorentine, e le
Croniche di S. Maria Novella, imperciocchè nel 1217.
vi furono messi i Padri Domenicani, allora di poco dal
pian di Ripoli venuti in S. Pancrazio, o piuttosto nel
suo Spedale, e l’ingresso di detti Padri in S. Paolo è
notato cosi,, per rinunzia loro fatta dal Priore Mes-
„ ser Ugo, e de’ suoi Canonici.,, Quivi però que-
sti Padri non si trattennero più che tre anni, quan¬
do provveduti della Chiesa, e delle Case, ed Orti
di Santa Maria delle Vigne, colà nel 1221. passarono
ad abitare per maneggio del Cardinale Legato Ugo-
lino d'Anagni, e se crediamo a Fra Serafino Raz-
zi, diedero motivo a questo passaggio le istanze, ed i la
menti de’ Preti Secolari, i quali malvolentieri soffri-
vano di vedersi spogliati della Prioria di S. Paolo, la
quale alla Gabella comparisce, che avea di entrata fio-
rini 300. Ritornati pertanto i Preti a S. Paolo, si ri¬
pigliò l'onorifico titolo di Collegiata, leggendosi nel
libro detto il Bullettone al numero 86. Episcopus Flor.
elegit Canonicum in Ecclesia S. Pauli anno 1253. e Leo-
poldo del Migliore nota, che Papa Martino V. nel 1419.
fece di sua potestà suprema il nuovo Priore. Ma la¬
sciandomi portare dalla vaghezza di riferire cose glo¬
riose di questa Chiesa, rammenterò qui appresso alcu¬
ni suoi Priori, e Canonici, che mi ha comunicato il
diligentissimo Signor Domenico Maria Manni, e sono
quel lacopo soprannominato nel Lodo del 1193. po¬
scia nel 1210. un Ranieri, Ugo nel 1217. Prete Tur-
pino nel 1250. leggesi Priore nella donazione, che fa
egli di terreno a’ Padri di S. Maria Novella, come ap-
pare dal seguente Contratto al num. 12. delle Cartape-
core de' suddetti Religiosi: Presb. Turpinus Prior & Re-
ctor Eccl. S. Pauli de Flor. de consensu sui Capituli
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sci¬