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„Signor quest’ è quel giorno, e quest’ è l'ora,
„ Che tu per mia cagion languisti in Croce,
„ Deh fa Signor, che il tuo tormento atroce
„ Anch’io senta nell' alma, e teco mora..
Ippolito si disse, e volto allora
„ Al Crocifisso Amor l’ occhio, e la voce,
„ Dal suo carcer mortal usci veloce
„L’ Alma, ch’ ornò la Terra, e ’l Ciel onora.
„ Ah che del Divo Amor fu la ferita,
„ E non forza mortal, ch’ apri le porte
„Allo Spirto, ch’ eterno in Ciel s’addita.
Godi laſsù di tua beata sorte,
„Godi in grembo al tuo Cristo Alma gradita;
„L'amaſti in vita, e lo seguisti in morte.,,
Mancano qui gli epitassi di due Guardiani morti, men¬
trechè scriviamo quest' Istoria, e sono il sopraddetto An¬
dreozzi, e Francesco Alisi, avendo amendue lasciata
erede la Congregazione.
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