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patrimonio. Il di adunque 14. di Settembre nel 1749.
fu il giorno stabilito da i Signori Capitani, e l'estratto
dalla borsa fu Francesco di Filippo di Marco Scalabrini
cui fu data la eredità, non però de i beni liberi, de' quali
per disposizione inter vivos fatta dal Cavalier Francesco
Maria, già n’era Padrona la Famiglia de’ Ricciardi, a
quali parimente spetta il padronato della Cappella della
Nunziata nella Chieſa di S. Martino; alla qual Chiesa sa¬
rebbe ormai tempo, che noi tornassimo col ragionamen¬
to, ma è necessario prima fare una digressione, o sivve¬
ro uno scoprimento di altro Spedale, che fu la pietra fon¬
damentale del Monastero di S. Martino,
III. E questo è lo Spedale detto di S. Bartolommeo
a Mugnone, fondato nel 1295. da Benuccio di Senno
del Bene del popolo de’ SS. Apostoli, sopra alcuni ter¬
reni, che egli comprò da lacopo Leoni, giusta il Rosselli
nel suo Sepoltuario, per lire 1522. 10. 6. i quali terreni
erano situati fuori della Porta al Prato a confini 1. Mu¬
gnone, 2. Strada, 3. Fra Ranuccio Stracciabende, 4.
Ruggieri, e Strada. Spese il Fondatore per la fabbrica
di questo Spedale fiorini 5000. e lo volle soggetto alla
Sede Apostolica, come apparisce da Bolla presso le Mo¬
nache di S. Martino, nella quale Papa Bonifazio VIII.
an. 1. Pontif. 2. No. Octobris data in Anagni, dà licen¬
za a Benuccio di fondare lo Spedale con la condizione
a' Padroni di esso di pagare ogni anno alla Camera Apo¬
stolica una marca d’oro. Il Padronato però fu da Benuc¬
cio lasciato a’ suoi descendenti, tra’quali nominò i seguen-
ti Messer Niccolò di Sennuccio, Nepo di Senno, Filippo
di Bettino, e Bencio di Bernardo, i quali governarono
in pace lo Spedale sino al 1356. che fu l’anno fatale di
un opera cosi pia, avvegnachè Messer Niccolò suddetto,
che era Canonico Fiorentino, e Rettore di S. Cecilia, e
tra' suoi consorti il più potente, fattosi fare Spedalingo
principiò a disporre de’ beni dello Spedale con tale inde-
pendenza, che senza licenza del Pontefice, nè de i pa-
renti partecipanti del padronato, acconsenti che su di
una porzione di terreni del luogo pio si fabbricasse un
Mo¬
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