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occhio ci si presenta. E primieramente sulla Porta gran¬
de al di dentro maraviglioso è un puttino, che sostie-
ne l’arme della Famiglia dell'Antella, dipinto sopra di
un embrice da Giovanni da S. Giovanni, e più in alto
sulla medesima porta evvi un' antica tavola, che era già
all' Altar maggiore, veggendosi in essa effigiata Maria
col Bambino nel seno, ed in quattro spartimenti i San¬
ti lacopo, e Lorenzo, colle Sante Lucia, e Caterina
A manritta entrando incontriamo una porta, che met¬
te nel Convento; sulla quale in vago cartello leggesi
in onore di Fra Francesco dell'Antella la seguente i¬
scrizione:
D.
O.
M.
FR. FRANCISCVS ANTELLENSIS HIEROSOL. EQVES
HANC DIVI IACOBI SIBI COMMENDATAM AEDEM
VETVSTATE PENE COLLAPSAM SITVQVE INFORMEM
ET RESTITVIT ET EXORNAVIT
DOMVM IN VENVSTIOREM FORMAM REDEGIT
HORTOS AMOENIORES REDDIDIT TOTVMQVE COMMENDAE FVNDVM
CVLTV ATQVE INSTAVRATIONE AVXIT AN. SAL. MDCXXII.
Viene alla parete il dinanzi del sepolcro di macigno
con mezzo rilievo del Beato Pietro da Imola avente in¬
torno queste lettere:
HIC IACET DOMINVS FRATER PETRVS DE
IMOLA I. V. PROFESSOR VENERANDVS
PRIOR PRIORATVS VRBIS AN. D. MCCCXX.
DIE V. OCTOBRIS REQVIEVIT IN DOMINO.
E dirimpetto a questo vedesi altro simile rilievo rappre¬
sentante a diacere Giovanni de'Rossi dalla Pogna, i cui
meriti sono espressi in quattro versi, come appresso:
* QVI