196
do al Gran Maestro Gherardo tutte le donazioni de i be-
ni, che fino a quel tempo gli erano state fatte da' Prin-
cipi, e da'Particolari in qualsivoglia parte della Cristia-
nità, fa il Pontefice menzione delle Commende d'Italia,
come di Aſti, di Bari, e di Taranto, nulla accennando
di Firenze, chiaro indizio, che in quell’anno non era
seguita la donazione: Questa Bolla è data in Benevento
per manum Joannis Romane Ecclesie Cardinalis ac Biblio-
thecarii XV. Kal. Martii Indict. VI. Incarnationis Domini
anno MCXIII. Pontificatus autem Domini Paschalis II. an.
XIV. In secondo luogo, certo egli è, che la Religione nel
1206. di questo luogo già n'era padrona, mentrechè ab-
biamo la solenne consacrazione della Chiesa fatta da due
Vescovi Giovanni di Firenze, e Ranieri di Fiesole in
onore di parecchi Santi, e nominatamente del Santo Se-
polcro, che è distintivo particolare delle Chiese di que-
sto Sacr’ Ordine, veggendosi anche inoggi l'antico mar-
mo, nel quale a caratteri Longobardi incisa è la seguen-
te Iscrizione:
X. AN. DOMINI MCCVI. V. NON. MAII DOMINVS
IOANNES EPISCOPVS FLORENTINVS ET DOMINVS
RAINERIVS EPISCOPVS FESVLANVS HANC ECCLE¬
SIAM IN HONOREM B. IACOBI ZEBEDEI ET B.IACOBI
ALPHEI ET B. LAVRENTII ET SANCTI NICOLAI
ET SANCTI LEONARDI ET SANCTE AGATHE ET
SANCTE LVCIE ET SANCTE CATHARINE ET LAPIDIS
SANCTI SEPVLCRI CONSECRARVNT. ET VNVSQVIS¬
QVE ANNVATIM OMNIBVS VISITANTIBVS LOCVM
ISTVM VNVM ANNVM DE CRIMINALIBVS ET
QVARTAM PARTEM VENIALIVM IN ANNO
RELAXAVIT.
IV. Da i quali documenti chiaro appariscono i due
termini facili per rintracciare il tempo del passaggio di
questa Chiesa in Commenda, seguito certamente nel se¬
colo duodecimo. Et avendo in questo Secolo vivuto il
Beato Gherardo di Villamagna Cavaliere servente di San
Giovanni Gerosolimitano, ed eziandio soggetto a questa
Commenda, posso sperare di dare anche una più ristretta
epo¬