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„ ſa, e nel mezzo di essa fu esposto il Corpo del Bea¬
„to, tenutovi per tre giorni continui alla venerazione
„del popolo, e nell'ultimo giorno fu portato a proces¬
„ sione per le strade vicine, e di poi riposto nell’ ac-
cennata Cappella, cantandosi da scelto coro di musici
il Te Deum.
III. E questo bastar deve circa l'erudizione isto-
rica su quello, che ci siamo limitatamente proposti del¬
la vita del Beato Riformatore; e però tornando a San¬
ta Maria Maggiore ci faremo dalla fabbrica del Conven¬
to principiata da'Padri nel 1588. adi 19. di Luglio. Già
aveano essi negli anni antecedenti comprate più case a tal
fine, come due botteghe contigue alla Chiesa, e due ca-
se da' Canonici del Duomo per iscudi 295. ed un chias¬
suolo dagli Ufiziali di Torre per rogito di Ser Barto¬
lommeo di Domenico Cancelliere del loro Ufizio nel
1541. a i 14. di Febbraio , e di più concluso era stato un ac¬
cordo con i Sigg. Orlandini Beccuti confinanti, e molto por¬
tati a favorire detti Padri; laonde con tali acquisti potero¬
no alzare un comodo Convento con un amplo Chiostro
quadrato avente due ordini di logge di pietra, il tutto
restato compito nel 1600. E passando alla Chiesa prin¬
cipieremo dall'osservarne la facciata, che fece fare cir-
ca il 1300. Terrino dei Manovelli, la cui sepoltura è
nell' ingresso della porta con caratteri consumati, non
leggendosi più altro, che Manovellis. In antico però la
sepoltura era in alto sopra la porta medesima come si
dimostra dal seguente contratto, che fecesi tra gli eredi
de’ suddetti Manovelli, i Frati Carmelitani, e la fami¬
glia de’ Cerretani, il quale esiste all’Archivio Generale
nel Protocollo di Ser Frosino di Antonio Milanesi dal-
la Volpaia 1595. e dice come appresso:
Prior & Fratres Ord. Carmel. de obserwantia Con¬
greg. Mantuana degentes in Conventu S. Maria Maioris
de Flor. volentes decorare eorum Ecclesiam, dixerunt co¬
ram D. Vic. Arch. Flor. sub die 26. Aug. 1595. Quod su¬
per Portam principalem ipsius Ecclesia ex parte interiori
adest