Full text: Quartiere di S. M.a Novella (3)

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ne Olivetana, alcune ragioni, ed il titolo di quella Ba- 
dia, per cui paga alla Camera Apostolica i consueti quin¬ 
denni. Quando nello stesso anno offeritasi loro la op¬ 
portuna rinunzia della Chiesa di S. Michele dal Priore 
di que' tempi D. Guido di Antonio Adimari, risolvero¬ 
no i Monaci di supplicare Papa Giulio III. per la grazia 
del possesso, e ne ottennero favorevole Bolla data Romæ 
V. Id. Octobris An. 4. Pontif. la quale in un cannoncino 
di stagno trovasi nell' Archivio di Monte Oliveto con un 
foglio al di fuori, che sommariamente dice il contenuto 
di essa cosi ,, Essendo che la Chiesa Parrocchiale habitu 
„ & non tamen actu Collegiata Ecclesia Prioratus S. Mi¬ 
„ chaelis de Bertelde di Firenze fosse vacante per renun- 
„ zia fatta da Guido di Antonio Adimari ipsius Ecclesia 
„ Rectoris Prioris nuncupati, vien narrato dal Generale 
„ della Congregazione di Monte Oliveto, che il Mona- 
„ ſtero di S. Miniate al Monte alla suddetta Congregazione 
„spettante, essendo stato incorporato dentro le mura del¬ 
„ la nuova Cittadella e Fortezza fatta quivi, e non aven- 
„ do dentro la Città un luogo dove possano i suoi Mo¬ 
„ naci ritirarsi, ed aver ricetto ec. Supplica a volerla 
„ concedere alla sua Congregazione &c. e S. Santità con- 
„cede l’unione alla Congregazione Olivetana di detta 
„Chiesa con tutti i beni suoi, ed appartenenze, e facol¬ 
„ tà di farla Monastero. , E questa memoria riscontra 
in un Libro del medesimo Archivio segnato A, con di 
più la nota delle ſpeſe per la ſpedizione della Bolla, che 
furono scudi 400. 
IV. Per altro mancava alle suddette cose il consenso 
dell' Arciveſcovo, che era Monsignor Antonio Altoviti, 
in que' tempi per gravissimi motivi assente dalla Diocesi: 
ma questo ancora si ottenne da' Monaci, e ne appare la 
licenza nell' Archivio Arciveſcovile data nello ſteſſo an¬ 
no 1553. da Messer Francesco da Pescia Vicario Genera- 
le dell' Arcivescovo. Onde sul terminar di quest’ anno 
da' Monaci fu preso solennemente il possesso e della Chie¬ 
ſa, e della Canonica, e di tutti i suoi beni. Ma perchè 
alcuni Scrittori Fiorentini, che ragionarono di questo av¬ 
Tom. III. 
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