LEZI
ONE
X.
DELLA CHIESA DI GESU’ BUON PASTORE
DELLE STABILITE.
L luogo presente di antiche memorie
fioritissimo, e di moderni titoli ador¬
no, richiede, che alquanto da lungi
io mi faccia a ragionare; e comincian¬
do da i nomi, co' quali insignito si
trova nelle Fiorentine Ricordanze, di¬
mostrerò tutt’ i pregi di questo ragguar¬
devolissimo Convento. Ne' tempi adunque più lontani
era quivi uno Spedale addimandato de’ SS. Filippo, e
Giacomo del Porcellana, e chi scrisse, che fosse stato fab¬
bricato dopo il 1300. non aveva osservato la vita di Ci¬
mabue morto nel 1300. e scritta da Giorgio Vasari, nel¬
la quale tra le molte opere di quel Restauratore della pit-
tura annoveransi due, fatte nello Spedale del Porcellana :
e conciossiachè lo Scrittore ci dà ivi particolarità assai no¬
tevoli, mi piace ci riflettere alle sue parole, che sono le se¬
guenti ,, Lavorando (Giovanni Cimabue) in fresco nel¬
„ lo Spedale del Porcellana sul canto della Via nuova, che
„ va in borgo Ognissanti, fece nella facciata dinanzi, che
„ ha in mezzo la porta principale, da un lato la Vergi¬
„ ne Annunziata dall’ Angelo, e dall’ altro Gesù Cristo
„ con Luca, e Cleofas, figure grandi quanto il naturale,
„ levò via quella vecchiaia, facendo in quest’ opera i pan¬
„ ni, e le vesti, e le altre cose un poco più vive, e na-
„ turali, e più morbide, che la maniera di que’Greci
„ tutta piena di linee, e di profili,, Questo racconto del
Vasari, oltre l’illustrare le opere di Cimabue, ci dà una
traccia per conoscere come stava l’antico Spedale, im¬
perciocchè accennando le pitture fatte sul canto della
Via