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zia di lui fu confermata da Papa Sisto V. con sua Bolla
data in Roma l'anno primo del suo Pontificato, essendo
Arcivescovo di Firenze il Cardinale Alessandro de' Medi-
ci molto portato verso questi Padri. In vigore però
di detta Bolla seguirono varie altre mutazioni in Santo
Stefano. L’entrate della Parrocchia aggregate furono al-
la Cappella dell'Altar Maggiore, e di quelle dei quattro
Canonicati se ne fece un benefizio, che conferisce la Ca¬
mera Apostolica per essere stata sempre la Prioria di col¬
lazione dell' Ordinario. Anzi trovo la Chieſa divenuta
poi Commenda, e che nel 1672. l’avea il Cardinale Ce-
lio Piccolomini Arcivescovo di Siena, il quale, come
leggesi ne’ rogiti di Ser Carlo Novelli ne’ 22. di Feb-
braio di detto anno, concedè a livello un podere della
Chiesa di S. Stefano a Ponte per iscudi 85. l’anno di
canone, ed inoggi n’è Commendatario Monsignore Ac-
ciaiuoli Nunzio alla Maestà Fedelissima del Re Portughe-
se, e di detta Famiglia nel 1469. era Priore di S. Stefano
Lorenzo Acciaiuoli, che fu poi Vescovo di Arezzo.
III. Verrebbe ora da osservarsi la Chiesa con le sue
sempre più splendide innovazioni: e poichè la maggior
parte di queste sono monumenti della liberale pietà de
Marchesi Bartolommei, io sono di avviso, che piacerà al
leggitore; che prima di entrare nella Chiesa io faccia paro¬
la di quest’ illustre Famiglia. E dir si vuole in primo luogo,
che Messer Batista di Antonio de’Bartolommei fu il Pa¬
dre di quell' Antonio, il quale fece in S. Iacopo oltr
Arno la Cappella del Santo Crocifisso dotata da lui nel
1477. per contratto all’Archivio Generale ne’ protocolli
di Ser Paolo di Amerigo di Paolo Grassi, ed appiè dell'
altare è da osservarsi un chiusino, il cui marmo essen¬
dosi rotto in quattro pezzi, chi lo riuni confuse, e per¬
verti l’ordine delle lettere, e per conseguente anche il
senso, e la vera intelligenza delle parole, leggendosi in
oggi cosi:
SEP. SER . ANTONY. SER. NCELL. ET BAPTISTE BAR M.
CA. SVORVM DES.
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Tom. I. Part. II.
Ma