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alle mura della Città, in una strada appellata Via Ven-
tura, e le pagò 190. scudi; due giorni dopo comprò
ella altre sei staiora di terra contigua per iscudi 240. e
nell' anno 1511. con la benedizione dell’ Arcivescovo
diede principio a murare il Monastero. E primieramente
di questo famoso edifizio dir debbo l' Architetto, che
dal Vasari, e dal Baldinucci con mio dispiacere si ta-
ce, quando per la sua eccellenza innanzi a tutti dovea-
no annoverarlo. Questi fu Gesù Cristo, che a Suor Do¬
menica ne diede il disegno, sul quale lavorando i mu-
ratori per lo spazio di cinque mesi condussero la fab¬
brica al compimento di Oratorio, di Chiostri, di cel¬
le, di stanze , e di tetto. Il disegno forma un Tau, o
sivvero Croce, e cosi fabbricò Gesù il nido alle sue Co¬
lombe. Oltre di che con istupore grandissimo di coloro,
che vi muravano, essi videro la muraglia cresciuta la
notte senza mani di uomo, avendo gli artefici più vol¬
te, per assicurarsi del fatto, sgraffiate le mura fresche,
contrassegnandole dove restavano la sera col lavoro. Ma
passando al più bel miracolo, e splendore di questa fab-
brica, qual si fu la Cassa, donde si estraevano le im¬
mense somme di danaro necessario a cosi gravi spese
dir si vuole, che una gran parte dell’ oro, e dell’ ar-
gento Suor Domenica lo ricevette dalle mani proprie
di Maria, come costa da i processi replicati della sua
vita; e ne riporterò alcune partite, che in essi si
leggono , Mentre segue intenta l’opera dell’ edifizio
„ prevedendo il mancamento de i danari, ricorre a Ge¬
„ sù, e Maria, ed ecco la Santissima Vergine, che la
„ visita in Cella, e sopra uno sgabello le conta di sua
„mano 100. scudi parte in argento, e parte in oro,,
Ma questa fu una bagattella a confronto di quanto tro¬
vo in altra deposizione,, In un ratto alla presenza di
„ Cristo, e di Maria, proponendo Domenica al suo
„Sposo il bisogno del Monastero in tempi di som¬
„ me calamità in Firenze, Cristo voltatosi a Maria
„ la dichiara Tesoriera, e Provveditrice della fabbrica;
„nè mancò la Vergine al beneplacito del suo Figliuo-
„ 1o,