benchè macchiato dalla memoria dell'empio , e sacrilego
Incendiario, che nel 1304. a’ 10. di Maggio diede fuo-
co a Firenze, cominciando l'incendio da Calimala, e
preseguendo per Mercato Nuovo, e il Ponte Vecchio; dal
quale torcendo dietro a S. Piero Scheraggio le fiamme
assorbirono tutto il midollo della Città, coll'arsione
di 1700. Case, che andarono in cenere, con immen¬
se Mercanzie , Ricchezze, e Scritture : L’ Incendia-
rio cosi famoso, nemico si fiero della Patria e Ghi¬
bellino arrabbiatissimo su Neri degli Abati Priore di
S. Piero Scheraggio . Ma per coprire un nome cosi
odiato da tutte le Storie Fiorentine, farò qui glorio¬
sa rimembranza di altro Priore, onore non solamen¬
te di questa Chiesa, ma de' Canonici Fiorentini, e
de' Vescovi: Questi fu Filippo di Neri di Filippo di
Guido dell' Antella per molti meriti da Clemente
VI. nel 1349. fatto Vescovo di Ferrara , e dopo po¬
chi anni di governo di quella Sede, trasferito al Ve¬
scovado di Firenze. E se il Cerracchini dice di non
avere di questo Vescovo, e Priore trovata altra noti-
zia, io avrò il piacere di aggiugnere alcune memorie,
e primieramente quella, che Franco Sacchetti riporta
nella sua Novella 171. cioè, che Filippo dell' Antella
facesse in Duomo l' Altare di S. Bastiano, mercecchè
egli fu che di Roma portò il Dito di esso Santo dona¬
to alla Cattedrale. All'Ammirato debbo grado di quest
altra onorevole memoria, cioè che dal Capitolo Fioren¬
tino fosse eletto per suo Vescovo fino dopo la mor¬
te di Francesco Salvestri da Cingoli : e sebbene per
allora non fu confermata la elezione da Papa Clemen¬
te VI. che fece Vescovo Angiolo Acciaiuoli, tuttavol¬
ta Filippo fu in grande estimazione presso i Pontesici
conciosiacosachè egli da Papa Benedetto XII. fu fatto Ret¬
tore della Provincia di Romagna, ed essendo già Vesco¬
vo eletto di Ferrara nel 1349. Ambasciadore del Papa ven-
ne a Firenze. Finalmente dovea il Cerracchini sapere
l' ingresso solenne, che fece Filippo nel prendere il
possesso della Chiesa Fiorentina, voglio dire la celebre
ceri¬