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LEZIONE XXI.
DEL MONASTERO DI S. VERDIANA
L'infortunj, che pati la Repubblica
Fiorentina nell' anno 1529. furono
funestissimi non solo in Città, ma
ne’ Sobborghi per la rovina di mol¬
ti Monaſterj, e Chiese, già da noi
più fiate in questa Storia accenna¬
ta, e tra le sacre Case lagrimevo¬
le a i posteri sarà sempre la perdita del venerabil Mo¬
nastero delle Donne di Faenza, chiamato nella lettera
del Capitolo Fiorentino a Clemente VII. Insigne Sacra¬
rum Virginum Cœnobium; siccome della Chiesa, che dagli an¬
tichi Scrittori viene lodata coll'elogio Templum mire pulchri¬
tudinis. Ma se noi siamo privi di godere la veduta di
questo Santuario, e di venerare in esso molte sacre me¬
morie, la Divina Provvidenza però ha voluto, che in
Firenze abbiamo di queste Monache Valombrosane tre
insigni Monasterj , quello di S. Salvi, ove le Figlie del¬
la B. Umiltà andarono ad abitare il di 14. di Agosto
1534. quello dello Spirito Santo sulla Costa fondato
da Papa Leone X. a i 16. di Settembre del 1520., e
quello di S. Verdiana nella via delle Fornaci fabbrica¬
to nel 1400., e di questo volendo io qui parlare, prin-
cipierò dalla sua illustre fondazione.
II. Il Fondatore del Monastero di S. Verdiana fu
Ser Niccolò di Manetto di Buonagiunta Notaio, e Cit-
tadino Fiorentino che nel XIV. secolo godeva gli onori
della Repubblica . Ebbe per moglie Bartolommea di Mar-
co di Francesco degli Alberti, della quale trovasi il te¬
stamento rogato da Ser Antonio di Michele Buonanni
a' 13. di Novembre 1393. Ma Ser Niccolò suo mari-
to