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LEZIONE XIX.
DEL MONASTERO DELLE CAPPUCCINE.
A Città di Firenze è stata maisempre
divota delle Religiose Famiglie, goden-
do ella di vederle nel suo recinto con
moltiplici favori, e privilegj accarez¬
zate. E stupendo per vero dire è il
novero delle Chiese, e de’ Conventi
alzati nel governo della Repubblica,
e quasichè. tanti Venerabili Ospizj, scarsi di numero com¬
parissero alla Fiorentina pietà, nel Principato viemaggior¬
mente io ravviso a nuovi Ordini Regolari aperto sacro
e comodo soggiorno, moltiplicate cosi nuove Chiese, è
nuovi Monasterj, testimonianza gloriosa di ciò facendo
le case concedute a PP. Teatini, e a’ Barnabiti, e a Si-
gnori della Missione, e a’ PP. delle Scuole Pie, agli Assi-
stenti al ben morire, agli Scalzi, a’Foglientini, ed a
Gesuiti. Nè da tacersi sono i Monasterj, che fabbricati
furono alle nobili Sacre Vergini e della Concezione, e
di S. Teresa, e di S. Francesco di Sales. Un Convento
tuttavolta mancava, riservato in questi ultimi tempi a
consolare Firenze, il quale io chiamo il Beniamino de
Fiorentini, non solo perchè l'ultimo di tempo, ma per¬
chè da tutti riguardato con ispeziale carità, e divozione.
Questo è il Convento delle Monache Cappuccine, la cui
vita austerissima punto non atterri le Fiorentine Fanciulle
che anzi invogliate moltissime a vestir l'abito, se dalle
Leggi santissime non fusse limitato il numero delle Pro¬
fesse, venti, e trenta sempre ad ogni ora sarebbero le
ansiose, ed impazienti di entrare nel novello Monastero
del quale comecchè grande è la venerazione presso i Fioren-
tini, cosi confido, che ne sarà altresi gratissima la Storia.
II. E