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come questi fu Fattore per molti anni del Monastero 
servendole unicamente per la spezial devozione, che 
avea all' abito Francescano; quindi oltre aver egli per 
lo ſpazio di molti anni contribuito con notabili som¬ 
me di denaro all'ornamento della Chiesa, e al como- 
do del Monastero, morendo le nominò eredi; ed os- 
ſerveremo il suo ritratto nella Chiesa, nella quale in 
oltre conservasi un tesoro da parecchi Principi invidia¬ 
to, che è la Tavola del Cavalier Lodovico Cigoli, il 
quale con pennello singolare dipinse a olio il Martiric 
di S. Stefano, in cui, mercè di una gran forza di co- 
lorito, e studiato disegno, le figure, che vivamente e- 
sprimono il concetto della storia, si spingono talmen¬ 
te fuori del quadro, che paiono di rilievo. Ma di que- 
sta Tavola pregiatissima, riporterò qui il giudizio del 
Baldinucci al Dec. I. della Parte III. del Sec. IV. pag. 27. 
„ Che diremo della grande stupendissima Tavola fatta 
da lui l'anno 1587. per le Monache di Montedomi- 
ni, ove è rappresentato il Martirio di S. Stefano ? 
„Qui veramente il Cigoli si mostrò tanto superiore a 
„se stesso, quanto ad ogni più eccellente Artefice del 
„suo tempo; e se il descriverla minutamente non fos- 
„ se da noi giudicato tempo perduto, giacchè all’oc¬ 
„ chio solamente, e non all’orecchio appartiene il dar 
giudizio dell' ottime pitture, potremmo dire cose gran¬ 
„ di; ma il tutto tralasciando vogliamo far noto sola¬ 
„ mente, che questa Tavola al parere di uomini segna¬ 
„ lati nell’ Arte, e fra questi del celebre Pietro da Cor- 
„ tona, fu predicata per la più bella di quante pitture 
„ egregie possiede la nostra Città, che in ogni tempo fu 
„ madre di singolarissimi Professori: ed è concetto uni¬ 
„ versale, che quando il Cigoli non avesse fatt' altro 
„che quest' Opera, sarebbesi con essa sola a gran ra- 
gione guadagnato il nome del Coreggio Fiorentino. 
„ Sappiamo, che l’ Artefice per condurla, fece una 
gran quantità di pensieri, disegni, e modelli, a fine 
„di dispor talmente le figure di quei satelliti lapida¬ 
„tori del Santo, ch’ elle non si tirassero i sassi l'un 
„ coll'