Full text: Quartiere di Santa Croce (2)

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„ do di poter vivere, però la Signoria di Firenze scris- 
ſe al Cardinale Arnaldo di S. Maria in Portico, che 
volesse far diligenza d' impetrare dal Papa, che era 
„ Clemente V. che dal Monastero suddetto potessero u- 
„scire quel numero di Monache, che paresse alla Bades- 
„ ſa, e potessero tornare vicino a Firenze in un luogo 
„ che aveano trovato, con che nondimeno dovessero ri- 
„ manere tutt' i beni al Monaſtero di Castel Fiorentino, 
il quale per il sito, per il numero delle Monache, e 
per i debiti, che avea, non poteva sussistere: Ed al 
Vescovo di Firenze concesse licenza, che si potesse fab- 
bricare un Monastero sotto il titolo di Santa Maria in 
Montedomini nel popolo di San Lorenzo fuori delle 
mura . Seguito questo, Mona Nosa già moglie di Car¬ 
„ lettino del q. Aldobrandino del pop. di S. lacopo fra 
„ le fosse, in esecuzione della mente del detto Carletti- 
„ no suo marito, l' anno 1311. donò a Tedaldo di Bar- 
„tolommeo Tedaldi, ed a Fabbro Tolosini riceventi per 
„ le dette Monache un podere nel popolo di S. Marco 
Vecchio vicino al Fiume di Mugnone, e alla Città di 
Firenze, acciò sopra di quello fabbricassero in termi¬ 
„ ne d’ un anno un Monastero, nel quale dovessero tor- 
„ nare ad abitare le dette Monache. Dopo la donazione 
„ uscirono dal Monastero di Castel Fiorentino Suor Si¬ 
„ mona degli Agli Badesia, Francesca degli Agli, Ceci¬ 
„lia de' Cavalcanti, Cecilia di Castel Fiorentino, Fran- 
„ cesca da Gagliano, Giovanna da S. Giorgio, Filippa 
„ de’ Visdomini, Margherita di Ser Buto, Piera degli A¬ 
„ madei, e Andrea de’ Guidalotti, ed entrarono nel nuo- 
„ vo Monastero, posto vicino alla Chiesa di San Marco 
„ Vecchio,, Questo racconto confronta con le lettere, e 
strumenti da me veduti, mancando un solo, per altro 
principale , che è la licenza del Vescovo Antonio d’Orso 
data, e sottoscritta dal suo Cancell. Ser Benedetto di Mae- 
stro Martino del 1311. agli 11. di Settembre. Nè qui dis- 
pregevole potrebbe essere una nostra riflessione, cioè, che 
Antonio in que’tempi Vescovo di Firenze era stato Go¬ 
vernatore della Marca, e però trovandolo noi per la con- 
solazione di queste Monache impegnatissimo, pare, che 
que¬
	        
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