Full text: Quartiere di Santa Croce (2)

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Hieronymus eiusdem Familia. Nè debbo tralasciare di qui 
riferire un ricordo manoscritto riguardante questa mate 
ria, ed è la ricevuta degli Scarpellini, che lavorarono 
per ordine de' Bartolommei in questa Chiesa, e dice ,, il 
„ di 27. Maggio 1641. ricevono scudi 19200. per quello 
„ si è convenuto di accordo importare il conto di tutte 
„ le pietre lavorate , e non lavorate dalla loro bottega 
„ alla fabbrica della Chiesa di S. Stefano dal di 2. Otto¬ 
„bre del 1638. sino a questo giorno presente, compresa 
„ ogni nostra manifattura, ed altro per conto di detta 
„ fabbrica, non però comprendendosi le pietre, che deb¬ 
„bono servire per il Ciborio, che cosi siamo convenu¬ 
„ ti. Benedetto Betti, e Rede, e Compagni,, Ed un al- 
tro ricordo comunicatomi dal Nobile Patrizio Fiorenti¬ 
no Signor Giovanni di Poggio Baldovinetti; mi piace ar¬ 
rogere al sin qui detto, non già spettante alla fabbrica, 
ma alla sepoltura, che hanno i Bartolommei in detta 
Chiesa,, 1743. a di 14. di Settembre ricordo come oggi 
„ Sabato a ore 22. furono trasferite nella nuova ſepoltu¬ 
", ra davanti all' Altar Maggiore della Chiesa di S. Stefa¬ 
„ no a Ponte numero dieci casse grandi di morti, e due 
„ piccole di bambini della famiglia de' Signori Mar¬ 
„ chesi Bartolommei. In una di esse si trovò il cadavere 
„ di una Dama di giuſta ſtatura, giovane di anni 20. in 
„ circa con le carni bianche, e fresche, e nel vol¬ 
„to, e nelle braccia, e nel petto era flessibile, jcome 
„ ſe foſſe morta d' un giorno ; avea i capelli biondi 
„ avvolti con lunghe trecce, gli occhi cristallini non del 
„ tutto chiusi, ravvisandosi la forma venusta, come do¬ 
„ vette essere in vita, avea indosso una camicia di pan¬ 
„ no lino bianco senza aver perduto nulla di sua prima 
„ condizione. Fu creduto, che fosse il corpo di Fausti¬ 
„ na di Francesco del Bene del popolo de’ SS. Apostoli, 
„ la quale fu sposata nel 1633. a Girolamo Bartolommei, 
„e dovette morir senza figli, poichè egli paſsò alle se¬ 
„ conde nozze l'anno 1636. con Caterina del Senarore 
„Matteo Freſcobaldi, la cui generazione è quella, 
„che oggi dura , Per quello poi, che riguarda la nuo¬ 
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