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Coſimo I., al cui spirito nobile molto deve la Pietà Cri¬
ſtiana, avendo considerato, che alla grandezza della fab-
brica, alla quale mirabilmente risponde una proporzio¬
ne di ſvelta misura, conveniente cosa fosse il ridurla ad
altrettanto magnifico ornamento, in primo luogo ordi¬
nò che si levasse il Coro collocato all' uso antico nella
nave di mezzo, cioè fra i quattro pilastri più vicini all'
Altar grande. Questo Coro era stato fatto anticamente
dalla Famiglia degli Alberti, vedendosi anche di presente
lo ſpazio, che è segnato di marmo attorno attorno con
certe catene dentro intagliate, segno del padronato degli
Alberti, era questo cinto di muro, al quale dalla parte
esteriore erano appoggiati molti Altari, e Cappelle di
diverse Famiglie, che tutte andarono male, quando nell'
anno 1566. si venne alla demolizione ordinata da Cosimo
per la quale restò libero il transito dall' una parte all' al-
tra, essendo stati tolti via anche alquanti di quei Depo¬
ſiti, che alti ſtavano alle pareti della Chieſa, e trasferiti
nel Chiostro come quello del Patriarca Castone, di Fran-
ceſco de’Pazzi, e dell’Alamanni. Comandò il Duca in
secondo luogo a Giorgio Vaſari un nuovo bellissimo or¬
dine di Cappelle uniformi, le quali appoggiate al muro
delle due Navi laterali facessero ricchissimo adornamen¬
to. Ed avendo l'Architetto Aretino osservato nell' acco¬
modarvele ogni eccellenza di buona regola, adattata ot-
timamente a tutto il rimanente della Chiesa, accrebbe
al tempio una magnificenza notabile. Ciascheduna delle
Cappelle contiene in se due gran colonne di pietra sere-
na del foſſato, con capitelli a fogliame d'ordine corinto,
sopra i quali posando Architrave, fregio, e cornice della
ſteſſa pietra nobilmente intagliata, termina ſopra ſcam¬
bievolmente in una di esse Cappelle a porzione di cir-
colo; il quale nell’ altra Cappella variato d’invenzione
vien chiuso con frontespizio angolare. E' accompagnata
la nobiltà di questo lavoro dalla eccellenza delle pitture
fatte dai primi Maeſtri de'secoli moderni, che ebbero
famoso grido nell'Arte; Ma di queste renderemo ragio¬
ne in altra Lezione, onde ritornando al materiale della
Chie¬