Full text: Quartiere di Santa Croce (1)

V. 
LEZIONE 
DI SANTA CROCE II. 
Hiunque entra nella Chiesa di Santa 
Croce non può essere, che attonito non 
ammiri la pietà fiorentina, che ha po¬ 
tuto trovare tanti tesori necessari, on¬ 
de innalzare un Tempio cosi amplo 
si ricco, e si stupendo. E vaglia il 
vero, anderebbero incise in una lapi¬ 
mme di oro e di argento generosamente donate 
e dal Pubblico, e da privati Cittadini, a riguardo di fa¬ 
re un somigliante edifizio, ed agevole cosa mi sarebbe 
in quel marmo il registrare i nomi di molte Famiglie, le 
quali con lasciti copiosissimi furono a parte del merito 
di questa Fabbrica, o si voglia nel principiarla, o nel 
tirarla innanzi, o nel ridurla a perfezione, trovandosi 
nell’ Archivio di Santa Croce annnoverati tragl' insigni 
Benefattori gli Alberti, gli Spinelli, gli Strozzi, i Pe¬ 
ruzzi, i Salviati, i Cerchi, i Mellini, i Morelli, i Bar¬ 
di, e cento altri. Ma dalla memoria non mi fuggireb¬ 
bero due grandi uomini Fra Giovenale degli Agli, chia¬ 
mato da Fra Bartolommeo da Pisa unus ex principaliori¬ 
bus Fratribus ad fundandam Ecclesiam S. Crucis de Flo¬ 
rentia, e Fra Arrigo de' Cerchi, che nel 1285. lasciò 
per la Chiesa di Santa Croce da fabbricarsi 2000. fio¬ 
rini di oro, come nel suo Testamento, che da me si ri¬ 
porterà poi nella Lezione della Chiesa di Capitolo. A ca¬ 
ratteri però rilucenti d'oro in primo luogo notare io 
dovrei l'Augusto Senato Fiorentino, avendo giustamen- 
te il titolo di Fondatore per i parecchi decreti, e prov- 
visioni liberalissime registrate alle Riformagioni, e fatte 
in favore di questa Chiesa, posciachè dal suo erario mol¬ 
te
	        
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