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lano Martire ho io trovato essere dono del Marchese
Bartolommeo Corsini fratello di Suor Maria Vittoria Mo¬
naca Tereſiana, e fu estratto questo Corpo dal Cimitero di
Ciriaca ai 22. di Maggio del 1666. e dal Pontefice dona-
to al Cardinal Neri Corsini, e questi lo donè al Fratel¬
lo Marcheſe Bartolommeo, il quale per mezzodel suo
Cappellano Domenico Falluri lo mandò alle Monache no¬
ſtre in Firenze, lo che tutto leggesi nell' iſtrumento ro¬
gato da Carlo di Cosimo Puccetti Notaio Archiepiscopa¬
le, e sottoscritto dal Vicario Generale Monsignor Vin-
cenzio de' Bardi. Il secondo Corpo, sebbenelnonsintero
fu dal Vescovo di Porfirio Monsignor Landucci manda¬
to direttamente alle Monache, ed è S. Castolo Martire:
Il terzo è di S. Vittorio Martire anche esso mancante in
qualche parte, e tutti due furono estratti dal Cimitero di
Ciriaca, e credonsi Santi Battezzati. Ma non cosi il Cor-
po di S. Comune, del quale oltre il Vaso di Sangue, evvi
la lapida con bella, e antica iscrizione, che dice:
COMMVNI FILIO DVLCISSIMOI BENEMERENTI
QVI VIXIT AN. XXXV. MENSES IX. DIES
XXVI. FELICITAS MATER IN PACE.
Eſso è dono della Marcheſa Lucrezia Rinuccini piissima
Dama, la quale in Roma disprezzando il fasto, e que-
gli onori, che a lei ſi dovevano, come ad Ambasciatrice
del Granduca, non altro divota desiderava, che radunar
di Roma il più Sacro, che sono i Corpi de' SS. Martiri;
per poscia di essi arricchirne le Chiese Fiorentine. Ella
era figlia del Senator Marchese Francesco Riccardi, e di
Coſtanza Valori, ed era maritata al Marchese Carlo Ri¬
nuccini, che fu Ambasciadore del Granduca Ferdinando
II. a Papa Alessandro VII.
III. Seguendo ora la traccia dell' adorabile di questo
Monaſtero, entrerò nel ſotterraneo ſtanzone, o ſia ſepol¬
tura delle Suore, ove vi sarebbero da notare molti De¬
positi di quelle Spose di Gesù Cristo morte in concetto
di non'ordinaria bontà. Vi sono le tre Fondatrici ve-
nu¬