275
LEZIONE XXII.
DI S. SALVATORE A PINTI DE' GESUITI.
A Granduchessa Donna Eleonora di To¬
ledo, degna maisempre di gloriosa me¬
moria per molti monumenti lasciati in
Toscana di sua grande pietà, e muni¬
ficenza, avendo chiesto a Sant’ Ignazio
ancor vivente un Collegio di suoi A¬
lunni per Firenze, alcuni ne ottenne.
cui diede alloggio in casa de' Manetti nel Fondaccio di
S. Spirito, e poscia fece, che trasferiti fossero i Padri in
S. Giovannino in via de’ Martelli, ch’ era una Prioria nel
1349. fondata dall'Illustre Cittadino Lando Gori. Il pia-
cer dei Fiorentini a si pio, e reale provvedimento fu uni¬
versale, gareggiando altresi la pietà di molti in benefica-
re, e la Chiesa, ed il Collegio de’ novelli Padri. E quasi
che fosse ancor poco una tale profusione di grazie, al-
tra fondazione in Firenze si stabili da un nobil Citta¬
dino con una cosi liberale donazione, che maggior non
può trovarsi ne' secoli di oro della Repubblica, e questa
è il bel Collegio, o sivvero casa di Probazione alla Por-
ta a Pinti. Della prima Chiesa, e Collegio chi ne bra¬
masse minute notizie, legga Leopoldo del Migliore, il
quale con eccessive lodi mentre ne scrisse nella sua Fi-
renze Illustrata, che io ad altro tempo differendo il ra¬
gionarne, in questa Lezione parlerò del Collegio di Pinti
del Quartier di S. Croce, assembrando notevoli, ed utili
documenti alla Storia.
II. E volendo noi secondo l'usato ordine di que-
ſti noſtri ragionamenti toccare alcuna coſa pertinente al
primo punto dell'Adorabile, che sono le Reliquie, e co-
mecchè esse scarse qui sieno, ma in un altro senso ab¬
Mm 2
bon¬