Full text: Quartiere di Santa Croce (1)

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„re. Neque dubito omnibus Christianis, qui libros hos le¬ 
gerint, jure optimo contingere. Quamobrem lando te, & 
„tibi immortales. gratias habeo pro virili mea. Verum etsi 
„mibi mens est inde sinenter vversari in Civitate hac tua, 
tamen non ille sum, qui arrogem mibi judicium emendan¬ 
„ di, nec tu ille es, qui prortua sapientia inelaboratum 
„opus edideris. Vale , Dalla lettera riferita in fin qui, 
non vi ha chi non vegga, come un' Opera chiamata de- 
gna di Criſtiano, utile a' Criſtiani, opera, che ajuta l' 
acquisto del Cielo, non possa a baſtanza salvare il Pal¬ 
mieri dalla divulgata taccia di Eretico, e dalle pene in¬ 
fami sognate contra di lui. E per conseguente possiamo 
ſtabilire ſenza tema di sbaglio, che ſe Matteo cantò nel¬ 
la ſua Cictà di Vita la falsa opinione di Origine, o fu 
finzione poetica, come quella de' Campi Elisi, o pure er- 
rore materiale. 
X. Ma per compimento di questa difesa resta ad is¬ 
chiarirsi una cosa, ed è, perchè nella tempesta, che pa¬ 
ti il Libro di Matteo, corresse rischio, anche la Tavola 
di Sandro Botticelli, al qual dubbio per soddisfare, ram¬ 
mentar debbo, in primo luogo gli sbagli presi da tanti 
Scrittori illuſtri, e forse perchè rarissimo essendo il Co¬ 
dice, non tutti ebbero il comodo di leggerlo, ed in esso 
riscontrare la vera mente dell' Autore. Sbaglia dunque 
Gio: Batiſta Gelli Lez. I. ſopra l'Inferno di Dante, scri- 
vendo che il Palmieri ſeguiſſe l'opinione di Pittagora. 
Sbaglia il Giovio nell' Elogio Doctorum Virorum, tacen- 
do Matteo reo di Arianismo. Ma del Gaddi ancor più 
grave è l'errore, dove nel 2. Tomo degli Scrittori non 
Ecclesiastici, asserisce; che questo Libro è lodato da Vin¬ 
cenzio Belluacense, che per vero dire nacque, e mori nel 
Secolo decimo quarto. Il Guasco concorda col sentimento 
del Giovio, è fa il nostro Scrittore Ariano. Altri sbagli 
ancoraive ne sono circa il titolo del Libro. Chiamasi da 
alcuni Autori: La Sibilla del Palmieri; ed il Gaddi. Trat 
tato degli Angioli lo intitola. Or di queste false opinioni 
imbevuto il volgo, si principiò in Firenze a dubitare del¬ 
la fede del Palmieri, paſsandosi poscia a sospettar della 
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