ria. La prima adunque è, che mi dispenso dal
conformarmi all' ordine dell' antica divisione de
Quartieri, non intendendo con ciò di recare pregiu¬
dizio alcuno a'diritti, che possa avere un Quartiere
sopra degli altri. Ed in secondo luogo ho ordinate
le mie Lezioni nella ſtampa ſenza osservare tralle
Chiese quella distinzione di precedenza dovuta o al¬
le Collegiate, o a’ Capi di Quartiere, amendue
disordini alquanto strani, ma per varj accidenti
divenuti necessarj, a chi scrive in mezzo di un ma¬
re vasto, e di perle ricchissimo.
Or passando a due miei precisi doveri: primie¬
ramente in venerazione de’supremi ordini de Som¬
mi Pontefici, io mi protesto, che circa i titoli di
Beato, o di Venerabile dati da me a parecchi
Servi, e Serve di Dio, ed alle loro Reliquie non
per ancora riconosciute tali dalla Chiesa Romana.
come pure a racconti di avvenimenti miracolosi,
non si debba dare altra fede, che puramente u¬
mana, non già certa, ed infallibile, quale dovu¬
ta è solamente a ciò, che dal Vaticano ci vien
proposto. Ed in secondo luogo con tutto il ri¬
spetto agli Eruditi di questo secolo fioritissimo, io
mi protesto, che se in leggendo Essi queste mie
Lezioni troveranno degli sbagli (e pur troppo ne
ravviseranno di molti) quando con libertà vor¬
ranno darmene Essi un avvertimento, io me lo
riputerò ad onore, promettendo, che non solo
grado ne saprò a i miei Ammonitori, prontamen¬
te ne' Tomi seguenti pubblicando le gradite corre¬
zioni, ma che eziandio ne renderò loro con since¬
ra