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comprovarne la sua remota antichità potrà
supplirsi colla dimostrazione almeno dell'e¬
sistenza del medesimo, giacchè di questi Frati
Amadei non fa menzione alcuna nè il Lami
Memorab. Eccl. Flor. T. III. pag. 1363, nè il
Pad. Richa (1) T. I. pag. 166. delle Chiese
Fior., ove ambedue ne doveano necessaria-
mente parlare, per le ragioni, che più sotto
addurremo. Ciò adunque rilevasi dalle se¬
guenti Carte dall' Arch Generale estratte.
Nella più antica rogata ai 27. Febbr. 1476.
da Ser Guglielmo Merini da Prato dicesi al
nostro proposito quanto appresso: Ven. Vir
D. Michael q. Nicolai Hospitalarius S. Galli
extra Portam S. Galli vendidit Ven. Viro Fra¬
tri Iuliano Bartholomei Ser Scole de Florentia
Tertii Ordinis B. Francisci in habitu heremitico
Congregationis Lombardie, & ad presens Vi-
cario, & Commissario in Provincia Tuscie e-
menti pro se, & suis successoribus in dicto
habitu brachia 36. terre laborative posite in
Populo S. Ambrosii de Florentia extra Muros
Florentinos, videlicet inter pontem, & terras,
& Portam Iustitie, loco dicto in sul Canto
della Piacentina, cui tales dixit esse confi
nes :
(1) Nel Tomo IX. poi pag. 128. dice d’ esser ve¬
nuto in cognizione per mezzo del Sig. Giovan-
ni Baldovinetti Antiquario Fior. assai celebre,
della preesistenza di un Convento di Frati, i
quali per altro saranno stati Minori Conven¬
tuali.